4 Marzo 2022

MotoGP, Jack Miller spazza le voci: “Ogni anno la stessa merda”

Nel week-end di MotoGP a Doha Jack Miller allontana la pressione del mercato piloti. Il suo posto nel team Ducati factory tallonato da Jorge Martin ed Enea Bastianini.

MotoGP, Jack Miller

Nel paddock della MotoGP in Qatar gravita la pressione del mercato piloti, quasi tutti i contratti sono in scadenza a fine 2022. Jack Miller sa di sedersi su una sella molto ambita, Jorge Martin ed Enea Bastianini puntano senza mezzi termini ad un posto nel team Ducati factory. L’attenzione dell’australiano sarà concentrata sui risultati in pista, ma bisogna fare i conti anche con le domande dei media a cui risponde alla sua maniera.

MotoGP in preda al mercato piloti

La Casa di Borgo Panigale ha blindato Pecco Bagnaia e lasciato il secondo angolo di box libero alla sfida interna. “Mi sento determinato e più forte che mai, non solo fisicamente ma anche mentalmente“, ha dichiarato il 27enne oceanico, due volte vincitore nella scorsa stagione e 4° classificato. “Mi sento mentalmente stabile, sono calmo. So cosa aspettarmi. L’anno scorso ero forse più nervoso. Penso che questo atteggiamento ti aiuti a concentrarti sulle cose importanti e a fare il tuo lavoro nel modo giusto per il fine settimana“.

Il 2022 è un anno fondamentale per molti piloti della MotoGP, solo quattro piloti hanno il posto assicurato per il 2023. Non è certo una situazione nuova per Jack Miller che però si sente chiamato in causa come non mai, dal momento che c’è il rischio di restare fuori dai giochi o ritornare in Pramac Racing qualora Ducati dovesse riservargli una condizione di ripiego. “Ogni anno in questo periodo le persone iniziano a scrivere di me, di come perderò il lavoro, di come ho finito. Non c’è niente che posso fare, non ho il controllo su questo“.

Jack Miller tra Qatar e Ucraina

L’unica risposta che potrà dare è in pista con il raggiungimento di buoni risultati. “Tutto quello che posso fare è il miglior lavoro possibile in pista. Se riuscirò a mantenere la mia posizione sarà un bene. Se non lo faccio, non lo faccio. È la stessa merda che devo affrontare ogni anno. Non capisco perché io debba affrontarlo e altri no. Ma lo accetto e vado avanti“. La prima gara in Qatar servirà anche a prendere definitivamente le misure alla nuova Desmosedici GP22, che nei test invernali ha dimostrato un grande potenziale, ma richiederà un po’ di tempo prima di spremerla al massimo. “I test e le gare sono due cose completamente diverse, forse il terzo giorno in Indonesia non era necessario“.

Inevitabile che il pensiero vada anche alla politica internazionale, con le notizie di guerra che arrivano fino a Doha e conferiscono un’atmosfera un po’ surreale nel paddock della MotoGP. “A parte questo, è scioccante sentire cosa sta succedendo lì. Il mondo in cui viviamo oggi non è un mondo facile. I miei pensieri sono rivolti alle persone colpite in Ucraina e Russia. Spero che avremo presto di nuovo la pace“.

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