31 Dicembre 2022

MotoGP, Jack Miller-KTM-Ducati: chi ci perde e chi ci guadagna

Jack Miller correrà il prossimo biennio in MotoGP con KTM. Lascia Ducati dopo cinque stagioni, al suo posto Enea Bastianini.

MotoGP, Jack Miller

Jack Miller chiude una parentesi MotoGP in sella alla Ducati durata cinque stagioni, tre in Pramac e due nel team factory. Alla fine del 2021 era già apparso chiaro che avrebbe corso l’ultimo anno con la Desmosedici, a Borgo Panigale volevano puntare su Jorge Martin. Poi Enea Bastianini ha spiazzato tutti e con merito si è preso quella sella. Per l’australiano non è stato facile dire addio, perché oltre all’aspetto tecnico c’è quello umano. Lo scorso 6 novembre a Valencia c’è stata grande festa ai box per la vittoria mondiale di Pecco Bagnaia, ma non sono mancate le lacrime di addio per ‘JackAss’.

Jack Miller uomo squadra

18 podi e 3 vittorie non si dimenticano facilmente, sicuramente Ducati perde un ottimo uomo-squadra e un osso duro che entra in gioco soprattutto quando il gioco si fa duro. In condizioni di bagnato Jack Miller era sempre pronto a fare la differenza, Pecco ha spinto tanto per continuare ad averlo al suo fianco. Una “protesta” persa in partenza, perché i vertici della Rossa avevano giù dato inizio al lungo ballottaggio Bastianini-Martin. Purtroppo in uno sport al limite come la MotoGP i sentimenti vanno messi in secondo piano. Hanno proposto a Jack un contratto di un anno con Pramac, ma ha giustamente rifiutato l’offerta per raccogliere un biennale con il team KTM ufficiale. Ducati gli ha dato la possibilità di provare la KTM RC16 nel test IRTA di novembre, finendo 17° assoluto e a 755 millesimi dal primo. Dal prossimo anno avranno due galli (Enea e Pecco) nello stesso pollaio: sarà il tempo a dire se sia stata la decisione migliore.

Pregi e difetti sportivi

Jack Miller ha concluso la stagione 2022 al 5° posto. Da un punto di vista prettamente numerico ha fatto peggio dell’anno prima, ma ha portato perfettamente a termine il suo compito. La Casa di Borgo Panigale voleva un pilota n°2 perfetto per Pecco Bagnaia, che non rovinasse l’atmosfera, collaborativo al 101% sullo sviluppo della moto. L’australiano ha assunto questo ruolo senza battere ciglio, pur non essendo particolarmente il più veloce sul giro. E’ ben lungi dall’essere il migliore nei corpo a corpo, non è costante nelle prestazioni. Tuttavia, è un pilota completo, che beneficia di altri punti di forza, come l’adattabilità. Una dote che dovrà sfruttare al massimo dalla prossima stagione MotoGP, la prima con la KTM. Qui troverà due volti molto familiari: Francesco Guidotti, team manager, e il suo capotecnico Cristhian Pupulin.

Il titolo MotoGP è fuori portata

Difficilmente Miller potrà ripetere gli stessi risultati con la moto austriaca. Nell’ultimo campionato aveva a disposizione il prototipo migliore in griglia, tra le mani aveva un’occasione forse irripetibile. Ma KTM gli ha garantito un contratto biennale da pilota factory, mettere nero su bianco era quasi scontato per il quasi 28enne oceanico. A guadagnarci sarà soprattutto la Casa di Mattighofen che potrà contare su un alfiere dalla lunga esperienza in MotoGP. Jack darà sicuramente qualche informazione più dettagliata di derivazione Ducati. Non è certamente in grado di svelare segreti ingegneristici, ma i suoi feedback aiuteranno sicuramente KTM a fare un piccolo step in avanti. Non sembrano ancora pronti per puntare al Mondiale, ma il ruolo di Miller sarà quello di spianare la strada ad un futuro di grandi successi. E il ruolo di uomo-squadra lo sa ricoprire perfettamente, riuscendosi a togliere anche qualche bella soddisfazione in termini di risultati.

Foto: MotoGP.com

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