26 Aprile 2021

MotoGP, il podio “online” di Joan Mir ai tempi del Coronavirus

A Portimao Joan Mir ha conquistato il primo podio della stagione 2021 di MotoGP. Suzuki racconta il lavoro ai box dopo la positività del suo capotecnico Frankie Carchedi.

MotoGP, Joan Mir a Portimao

Alla vigilia del GP di Portimao nel box di Joan Mir è arrivata la brutta notizia della positività al Covid del capotecnico Frankie Carchedi. Non certo un buon modo di iniziare un week-end di gara per il campione MotoGP della Suzuki. Dopo un primo test PCR è arrivata la conferma dal secondo tampone, a quel punto non restava che mettersi in isolamento nella stanza 107 dell’hotel Abba Xalet Suites in Andorra. “Il personale dell’albergo mi lasciava il pranzo e la cena fuori dalla stanza. Ma non potevo uscire per una passeggiata o altro“, racconta Frankie. Nei giorni successivi ha avvertito perdita di gusto e olfatto, ma senza altri sintomi preoccupanti.

Il team Suzuki Ecstar ha dovuto cercare un sostituto e l’attenzione è subito ricaduta su Tom O’Kane, che guida il gruppo del Test Team lavorando al fianco di Sylvain Guintoli. L’ingegnere irlandese si è precipitato in Portogallo giovedì per affiancare Joan Mir ai box. Era necessaria una comunicazione costante con Carchedi dalla sua stanza di hotel. A coordinare il ponte telematico l’ingegnere elettronico Claudio Rainato, Primo obiettivo rassicurare il maiorchino sul lavoro di O’Kane: “Ho dovuto spiegare a Joan che Tom è un uomo Suzuki in tutto e per tutto, che non avrebbe apportato cambiamenti radicali alla sua moto. E penso che questo lo abbia calmato“.

Il week-end di Portimao

Non c’era tempo per le presentazioni. Arrivato nel paddock MotoGP venerdì mattina, l’ingegnere irlandese si è messo subito al lavoro. “Dopo aver detto ‘Ciao, piacere di vederti!’ abbiamo subito parlato della pista e delle gomme – spiega il sostituto capotecnico -. Ma questo è forse il modo migliore per conoscersi tra un pilota e un capo squadra“. Intanto bisognava allestire una chat room con Carchedi 24 ore su 24, la webcam focalizzata sul pilota 24 ore su 24. “Era come se Frankie fosse seduto tra noi due. Ha anche partecipato agli incontri serali“.

Nella sua stanza in Andorra il tecnico doveva scaricare continuamente dati, usando due telefoni e un tablet per le riprese video, un pc per scaricare dati. Però la connessione Wi-Fi dell’albergo era instabile per i suoi bisogni. “Il primo giorno ho avuto bisogno di molti codici Internet diversi perché ho esaurito molto rapidamente l’indennità Wi-Fi. Poi mi hanno gentilmente dato un codice pin dell’hotel in modo che potessi usare il Wi-Fi il più possibile senza che si esaurisse“. Alla fine Joan Mir ha ripagato il grande lavoro allestito da Suzuki con il primo podio in questa stagione MotoGP.

Anche i festeggiamenti si sono svolti online… “Dopo la gara, è stato piuttosto divertente quando ci siamo riuniti in garage con Frankie per una videochiamata – racconta Tom O’Kane -. Abbiamo posizionato il telefono (e Frankie) accanto al trofeo sulla moto di Joan per le foto. So che deve essere stato molto frustrante per Frankie non essere lì, ma è stato estremamente gentile e di buon umore per tutto il week-end“.

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1 commento

  1. makiland ha detto:

    Punticino su punticino MIR finirà sul podio finale e anche Rins mi piace. Vabbè cadere è fisiologico in Moto GP … Inoltre sono moto e piloti poco appariscenti e quasi sottovalutati dalla concorrenza … Bene, così si fànno punti alla faccia dei fenomeni !