23 Novembre 2018

MotoGP: Il caso Johann Zarco “Lasciate tempo al tempo”

Il francese ha avuto gravi problemi di adattamento alla KTM. La situazione è difficile, ecco problemi e probabili rimedi

Alla fine della prima giornata di test con la KTM RC16 a Valencia, Johann Zarco ha spiegato la  sua modesta 17° posizione con i pochi giri sull’asciutto prima che arrivasse la pioggia. C’era speranza che potesse risalire, ma è sfumata dopo la seconda sessione completa sull’asciutto, quando il pilota francese si è trovato ancora più in difficoltà, perdendo altre  tre posizioni. Come non bastasse, Johann Zarco è anche caduto due volte. Pur molto irritato da questa situazione, l’ex Yamaha ha parlato con calma e lucidità.

Il mio problema principale è in ingresso in curva perché non siamo in grado di sentire la gomma quando incliniamo la moto e quando freniamo. Quindi ci stiamo lavorando per ottenere una sensazione migliore, per cercare di trovare informazioni e una direzione per sviluppare la moto in un certo modo. Sono triste di essere caduto due volte, questo mi ha  impedito di andare più veloce.  La prima volta sono volato via  ad alta velocità e l’altra in un punto molto più lento. In ogni caso, mette in evidenza il punto debole che abbiamo sulla moto, che era probabilmente un punto di forza della Yamaha. Il secondo giorno ho sentito sensazioni migliori e ho avuto un controllo molto migliore della moto,  quindi era positivo. Ma nelle ore succesive non siamo  riusciti a migliorarci.. Non facciamo ancora buoni tempi. Nella seconda giornata mi aspettavo risultati migliori e più progressi. Ho capito che a un certo punto dovrò cambiare il mio modo di guidare  per sfruttare al massimo i punti di forza di questa moto. Non posso dire in dettaglio ciò che ho imparato, ma col tempo penso che ci sia abbastanza potenziale per costruire una grande avventura. Quello che mi piace di questa squadra è la reale capacità di progresso. Ma sono onesto, anche se lavoriamo, finché non avremo un ritmo molto superiore, saremo sempre in una situazione delicata.”

Hai già un’idea di cosa potrebbe servire per avere maggiore controllo della KTM?

“Credo servirà  frenare in un modo diverso, e probabilmente cambiare lo stile di guida per migliorare la velocità di uscita dalle curve. Ma d’altra parte, non dobbiamo dimenticare che il punto debole è l’ingresso in curva,  non appena mi sono rilassato un attimo sono caduto due volte. Questo è il segno che dobbiamo cambiare modalità.”

Questo significa che stai cambiando il tuo stile che si adattava molto bene alla Yamaha, vale a dire un’alta velocità in curva?

“È possibile. Ci penserò. Ho già pensato di cambiare le cose sul mio stile di guida, ma ciò che era forte della Yamaha deve essere forte anche su altre moto, perché quando ho seguito Marc Marquez, ho potuto vedere che lui era forte  non solo grazie al suo talento. Sebbene possa avere qualcosa in più rispetto agli altri piloti, è anche perché la sua Honda gli dà l’opportunità di farlo. Non credo serve far assomigliare la KTM alla Yamaha, ma certo abbiamo dei problemi. La prestazione ancora non c’è.”

Hai avuto avvertimenti prima di cadere?

“No, per altro ero molto lento, quindi non pensavo di poter cadere.  Comunque gli incidenti non hanno inciso sulla mia fiducia.  Quindi ho detto alla squadra che volevo continuare ad attaccare, perché penso che sia anche il modo per trovare il limite.”

Hai notato che le tue osservazioni hanno sorpreso i tecnici KTM e se magari  hanno imparato cose nuove?

“Non lo so. È vero che fornisco nuove informazioni. Nel complesso, ho trovato un buon passo alla fine della stagione 2018, ed ero abbastanza competitivo per salire sul podio, quindi significa che ho capito come andare a quel livello. Per quanto riguarda l’accelerazione e il feeling sulla moto, ho chiesto loro se la mia sensazione fosse strana. Hanno dato la loro risposta, sono tecnici di mentalità molto aperta e sono contenti di avere le mie indicazioni.”

Adesso sei un team ufficiale, hai anche un ruolo di sviluppo. Hai iniziato a cambiare qualcosa, come il metodo di lavoro?

“No! Riguardo questo, ci sono molte persone intorno a te in un team di fabbrica, ma i miei commenti rimangono gli stessi. Vado in pista, registro le sensazioni, sento problemi o se ho un buon feeling, e spiego questa sensazione. Cerco di spiegarlo e tutte queste persone intorno a me prendono questi dettagli e li analizzano. Quindi il mio lavoro non cambia, ma un team di fabbrica ha più capacità di prendere tutti i dettagli e lavorarci sopra “.

Hai parlato con Pol Espargaro di come potresti cambiare il tuo stile di guida?

“Non ancora, non ho avuto tempo di parlarne con lui. Saremo a Jerez insieme e vedremo. Innanzitutto, ho bisogno di sentire e capire tutte queste cose, prima di condividere i miei sentimenti con lui.”

Il direttore tecnico Guy Coulon ha rivelato che  la KTM è stata sviluppata principalmente per Pol Espargaro, un pilota che guida molto  aggressivo. All’epoca, quando il pilota spagnolo lavorava al Tech3, era stato necessario trasformare la Yamaha così docile in un MotoGP relativamente brutale. Per Johann Zarco, si può pensare che sarà necessario andare dall’altra parte, il che sarebbe più vicino alla direzione di sviluppo raccomandata da Randy de Puniet come pilota collaudatore KTM. In sintesi, KTM ha  i mezzi per far sì che il pilota francese si possa esprimere al meglio, dobbiamo solo dare tempo al tempo.Un nuovo  forcellone in carbonio sarà testato dal prossimo test a Jerez.

Leggi qui l’articolo originale su Paddock-GP

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