8 Febbraio 2010

MotoGP: il bilancio dei debuttanti dai test di Sepang

Ben Spies resta il più veloce tra di loro

Qualcuno ha girato nel corso dell’inverno: altri hanno già avuto modo di farlo, in gara, nel 2009. I test di Sepang è stata la seconda occasione per vedere i “rookie” della MotoGP confrontarsi dopo l’antipasto di Valencia dello scorso novembre: trascorsi tre mesi, non sembrano esser cambiati particolarmente i valori in campo. Al termine dei due giorni di attività in Malesia il migliore tra i “deb” resta Ben Spies, che dopo aver preso le misure di Sepang con una MotoGP (aveva già girato in passato con una Suzuki Superbike) è stato in grado di portarsi al quinto posto assoluto con la Yamaha del team Tech 3, proponendosi come a Cheste quale primo inseguitore dei “Fantastici 4”. “Il primo giorno è stato piuttosto difficile per me, soffrivo ancora il jet-lag e dovevo ancora conoscer bene gli pneumatici Bridgestone e la moto. Con una serie di modifiche sono riuscito ad esser veloce l’indomani. Per me, lo ripeto, è ancora un apprendistato, miglioro giro dopo giro e devo prendere alcuni automatismi con la MotoGP, visto che sono ancora abituato ad una Superbike. Penso che la squadra mi ha messo nelle condizioni di progredire: mi sarebbe piaciuto esser ancora più in alto in classifica, ma per adesso possiamo esser soddisfatti“. Aleix Espargaro Come Spies ha già esperienze di gare in MotoGP Aleix Espargaro, riconfermato dal Pramac Racing dopo aver ben figurato sostituendo Kallio e Canepa al Pramac Racing nel 2009. Il pilota spagnolo, dalla guida “stoneriana”, è presenza costante a ridosso della top ten, chiudendo addirittura al nono posto nell’ultimo giorno a disposizione, vicino al pilota ufficiale Nicky Hayden. “Nel primo giorno di prove abbiamo cercato di trovare un ritmo costante per più giri, successivamente ci siamo concentrati alla ricerca del giro veloce. Non è andata male, anzi, posso ritenermi davvero soddisfatto di come sono andate le cose. Questo è solo il mio primo test invernale in MotoGP e penso si possa solo migliorare. Il braccio operato quest’inverno non mi fa più male ma, anzi, mi sento davvero bene fisicamente nonostante il grande caldo di questi giorni e non vedo l’ora di tornare in pista a fine mese sempre qui in Malesia“. Scorrendo la classifica un altro pilota in sella ad una Desmosedici, Hector Barbera, che aveva sorpreso a Jerez i tecnici Ducati per la rapidità con cui è riuscito ad adattarsi ad una MotoGP. Il portacolori del team Aspar si è mantenuto su buoni livelli, riuscendo a ben figurare al cospetto di tanti abituali protagonisti della classe regina. “Sono molto soddisfatto delle prestazioni complessive dei due giorni di prove, anche se purtroppo la pioggia alla fine non mi ha consentito di migliorare il mio tempo cronometrico, ero appena uscito con le gomme nuove. Abbiamo ancora grandi margini di miglioramento, ma con la squadra e con i tecnici Ducati Corse abbiamo analizzato una mole di dati che torneranno utili per i prossimi test“. Marco Simoncelli Non si può parlare di un test facile per Marco Simoncelli, protagonista di una brutta caduta nell’ultimo giorno di prove. “Sic” non è rimasto particolarmente… impressionato dai risultati cronometrici, ma l’alfiere del team Honda Gresini conserva la fiducia e la consapevolezza che quest’anno dovrà lavorare passo dopo passo per diventare un protagonista della MotoGP. “La prima metà dell’ultima giornata è stata alquanto difficile perché non riuscivamo a far andare la moto, perdendo così molto tempo, poi ciliegina sulla torta è arrivata anche la caduta. Sono uscito con le gomme nuove e dopo metà giro sono rientrato per i soliti problemi, ho fatto una verifica tecnica e sono ripartito e nella prima curva a sinistra pur essendo stato attento (forse non lo sono stato abbastanza) la moto mi ha catapultato via. Ho picchiato duramente sull’asfalto ed a pensarci bene posso dire di essere stato fortunato ad essermi fatto solo alcune escoriazioni, poteva andare decisamente peggio. Dopo siamo tornati a lavorare e la seconda parte della giornata è stata positiva la moto la guidavo abbastanza bene e decisamente meglio di ieri, il feeling è cresciuto ed il tempo che ho fatto non è stato casuale. Adesso dobbiamo riordinare le idee e pensare ad un piano di battaglia per i prossimi test insomma vado via con un buon morale“. Hiroshi Aoyama Si è migliorato tra un giorno e l’altro il Campione uscente della 250cc, Hiroshi Aoyama, che ha incontrato più difficoltà del previsto nel scoprire la nuova Honda RC212V. “Hiro”, che corre sotto le insegne del team Interwetten di Daniel Epp, non è rimasto soddisfatto e non ha avuto molte parole per giudicare questo test in un circuito dove ha vinto nella quarto di litro lo scorso anno (dopo una splendida battaglia con vecchi-nuovi rivali quali Simoncelli e Barbera) e ha già avuto modo di provare lo scorso mese di dicembre, ma con la RCV versione clienti 2009. “Le differenze tra le due moto sono davvero grandi, per cui è stato difficile adattarmi ad una nuova moto in così poco tempo. Non posso ritenermi soddisfatto dei miei tempi sul giro, mi aspettavo di andare meglio, ma tenendo conto delle circostanza siamo riusciti a ottenere delle sensazioni buone. I miglioramenti tra un giorno e l’altro si sono visti e questo dimostra che servono soltanto kilometri in pista per poter andar più forte. Devo conoscer meglio la nuova moto, perchè sin dal primo giro mi ha dato una confidenza diversa rispetto alla moto che ho guidato a dicembre“. Alvaro Bautista Per chiudere spazio ad Alvaro Bautista, che ha sicuramente il compito più difficile di tutti: da una parte conoscere la MotoGP, dall’altra allo stesso tempo cercare di sviluppare la Suzuki, una moto non certamente al livello della concorrenza, ma in continua crescita anche grazie a “Batigas” rimasto comunque lontano dalle posizioni di vertice. ““Ho imparato molto in questo test. E’ stata la mia prima volta a Sepang con una MotoGP e rispetto alla 250cc tutto sembra andare il doppio! L’unico dispiacere di queste prove è stato causato dalla pioggia, ma complessivamente grazie alla squadra sono riuscito a trovare un buon set-up. Sappiamo la direzione da seguire per i prossimi test dove conto di esser più veloce”.

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