9 Maggio 2019

MotoGP, i segreti del successo di Fabio Quartararo

Fabio Quartararo potrebbe rivelarsi la grande sorpresa del Mondiale MotoGP 2019. I segreti del suo successo: Petronas, Zeelenberg e Boscoscuro.

Fabio Quartararo nel box Yamaha Petronas

Il team Petronas SRT ha investito su Yamaha e sue due giovani piloti, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, già proiettati verso il futuro. Il gruppo malese ha sborsato fior di quattrini per avere a disposizione la ‘spec-A’ della YZR-M1, un prototipo molto simile alle moto ufficiali di Rossi e Vinales. Dopo Jerez l’attenzione è puntata sulla neonata scuderia, di contro c’è maggior pressione. Soprattutto considerando che a Le Mans sarà il rookie francese a fare le veci del padrone di casa, con Johann Zarco destinato a recitare un ruolo paradossalmente secondario.

Il team Monster Energy Yamaha fino all’anno scorso, e nell’ultimo ventennio forniva alla squadra satellite una M1 con specifiche dell’anno precedente. Questo consentiva a Zarco di essere più veloce dei piloti ufficiali in molte circostanze. A dimostrazione che alcune vecchie componenti erano migliori delle nuove. Da quest’anno in pista compaiono quattro Yamaha quasi identiche, permettendo di accelerare sullo sviluppo e di condividere i dati con maggior utilità. E sicuramente dopo la gara di Jerez sia Rossi che Vinales studieranno i dati di Quartararo e Zarco a piene mani.

L’INVESTIMENTO DI PETRONAS

Dietro le grandi prestazioni del team Petronas SRT c’è il lavoro di un veterano del paddock, il team manager Wilco Zeelenberg, fino all’anno scorso nel team factory. “Siamo una buona squadra ma non abbiamo esperienza. Abbiamo due piloti giovani ma di talento – ha detto il tecnico olandese a Sky Sport -. Franco ha una grande esperienza della moto, dà informazioni molto precise e questo dà al team buone motivazioni. Fabio è un esordiente che non pensa molto alla moto e si diverte a guidarla“.

Ma buona parte del merito va ai vertici della scuderia e ai tecnici nel box: “Quando abbiamo dato il via a questo team Petronas ha chiesto la miglior moto della Yamaha, siamo riusciti ad avere la moto ufficiale. Battere i piloti Maverick e Vale è anche frutto di una miglior strategia, perché hanno seguito entrambi Maverick nelle qualifiche e questo gli ha fatto guadagnare dei decimi. Luca (Boscoscuro) è forse un po’ arrabbiato perché gli abbiamo portato via Fabio, ma lui sa il motivo – ha concluso Zeelenberg -. Vogliamo vincere il titolo“.

IL FIUTO DEL TALENTO

Fabio Quartararo si è presentato al Motomondiale come una grande promessa. Nel 2013, a 14 anni, è il più giovane pilota a vincere il campionato spagnolo di velocità. Esordisce in Moto3 con la Honda e alla prima stagione ottiene due podi, prima di infortunarsi seriamente alla caviglia dopo una caduta a Misano. Dopo due stagioni difficili il team italiano Speed Up di Luca Boscoscuro fiuta il suo talento e scommette sul francese. Arriva la prima vittoria in Catalunya e due settimane dopo il podio ad Assen. Tanto basta alla squadra malese per arruolarlo in MotoGP tra l’incredulità di molti.

Luca Boscoscuro, invece, aveva visto lungo con il suo incredibile fiuto per i talenti. “Mi hanno riso dietro tutti quanti quando l’ho preso l’anno scorso perché veniva da due stagioni difficilissime. Nessuno si sarebbe aspettato di vederlo in pole, ma sapevamo che avesse un potenziale altissimo. Il nostro è un team abbastanza friendly – ha spiegato il boss della Speed Up -, non aveva compiuto ancora 19 anni, è un bambino. Se gli stai vicino, lo aiuti a capire, il talento viene fuori. Se gli metti pressione perché non riesce ad essere veloce il morale va sotto i tacchi. Wilco Zeelenberg è una bravissima persona, parlo umanamente. ed è quello che serve a Quartararo per andare al massimo“.

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