30 Maggio 2022

MotoGP, Honda in crisi senza Marc Marquez: l’evoluzione a rischio

Marc Marquez chiude la stagione MotoGP 2022 con la gara del Mugello: per Honda sarà un problema anche in termini di evoluzione della moto.

MotoGP, Marc Marquez

Da un lato c’è il dramma del campione Marc Marquez, costretto a chiudere qui la stagione MotoGP dopo aver saltato anche il 2020 e quattro gare del 2021. Dall’altro il momento buio di Casa Honda, da tre anni a corto di risultati (tre GP vinti) e tanti dubbi per il futuro. Il rientro dell’otto volte iridato avverrà in tempi ancora da definire, servrà uno stop di almeno sei mesi. Ma nessuno sa se riuscirà davvero a guidare come ai tempi d’oro, in cui ha collezionato sei titoli MotoGP in sette stagioni. Alberto Puig, team manager Honda, si ritrova a remare in periodo di tempesta e uscirne non sarà facile.

Il periodo buio della Honda

Sabato pomeriggio Marquez e Puig si sono presentati davanti ai media per l’annuncio ufficiale, anche se la notizia era nell’aria da giorni e mancava solo la conferma ufficiale. “Da tempo aspettavamo la possibilità di un altro intervento, lo scorso fine settimana abbiamo finalmente ottenuto il via libera dai medici. Abbiamo deciso di seguire questa strada in modo che Marc possa prendersi una pausa e recarsi negli Stati Uniti per l’operazione“, ha detto il manager catalano nel corso del week-end. Quale futuro per HRC in MotoGP? “Non è facile da dire perché gli ultimi tre anni sono stati molto difficili“, ha detto Puig. “Dico sempre: la vita non è come vorresti che fosse, ma come è“.

In Catalunya al fianco di Pol Espargarò ci sarà il collaudatore Stefan Bradl, mai nessun collaudatore ha partecipato a tante gare nella storia della MotoGP. 19 Gran Premi dal 2020 ad oggi, comprese le recenti wild card in Argentina e Spagna. La lunga assenza di Marc Marquez ha spinto l’evoluzione della RC213V in una direzione “diversa” che si è rivelata sbagliata al ritorno del campione. Adesso si corre il rischio di ripetere quanto avvenuto… “Ai nostri ingegneri manca davvero un pilota come Marc in questo momento. Tuttavia, non è una scusa e faremo del nostro meglio“, ha commentato Alberto Puig.

Marc Marquez senza paura

Nessuno avrebbe accettato di correre sapendo di doversi sottoporre ad un intervento pochi giorni dopo. Invece non ha mai gettato la spugna, neppure dopo l’incidente dello scorso novembre o l’highside in Indonesia che ha ridestato la diplopia a distanza di pochi mesi. Ogni volta ha superato la paura, questo fa la differenza con tanti altri piloti. “È davvero impressionante quello che ha fatto Marc durante il week-end. La scelta più facile sarebbe stata quella di non iniziare… Voleva davvero correre questo GP“. Partito dalla decima piazza ha concluso in decima posizione, senza prendersi troppi rischi. In certe occasioni mantenere la concentrazione è più difficile dell’andare veloci.

L’evoluzione del prototipo MotoGP

La priorità in casa Honda resta quello di allestire un pacchetto potenzialmente vincente per la prossima stagione MotoGP. Quest’anno nessuno dei suoi piloti potrà ambire al titolo mondiale, ma nel 2023 sarà vietato commettere errori. In questi mesi Marc Marquez ha raccolto molti dati e dato indicazioni ben precise agli ingegneri. La RC213V ha rivoluzionato il suo Dna durante l’ultimo inverno, ma i passi in avanti sono stati meno grandi dei rivali. In passato il talento del campione riusciva a colmare le lacune tecniche, adesso non succede più.

Pochi giorni prima di annunciare la quarta operazione al braccio il 29enne aveva ammesso a Motociclismo.es: “Non mi nascondo e l’ho detto. Neanche io sto bene. Non sono al massimo, a causa degli infortuni che ho subito, e il mio braccio si sente ancora debole in alcune gare. Sono fasi che devi sapere come superare. Devi andare avanti, devi insistere. Ed è quello che sto facendo. Alcuni anni sono riuscito a lottare per il titolo o a vincere con moto in cui mi sentivo anche peggio di questa. Ora, la moto potrebbe non essere d’aiuto, ma nemmeno io. Ed è per questo che lavoro anche io, perché voglio dare quel plus alla moto che avevo qualche anno fa“.

Foto di Marco Lanfranchi

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