13 Gennaio 2020

MotoGP, Hernandez-Marquez: “Nel 2011 rischiammo l’addio”

Santi Hernandez, capotecnico di Marc Marquez, racconta cosa significa lavorare al fianco del campione MotoGP. E un aneddoto del 2011.

MotoGP, Marc Marquez e Santi Hernandez

Dietro i successi di Marc Marquez c’è il lavoro di un’intera squadra orchestrata dal capotecnico Santi Hernández. In uno speciale andato in onda su DAZN l’ingegnere spagnolo ha spiegato cosa significhi lavorare al fianco dell’otto volte campione del mondo e raccontato un aneddoto vissuto nel box #93.

Dazn ha riunito i sei leader tecnici dei principali piloti della MotoGP. Sei capitoli in cui i protagonisti raccontano le peculiarità dei loro atleti e l’impegno quotidiano nel paddock. Santi Hernández è molto più di un semplice membro del box per Marc Marquez. Braccio destro del campione, ma anche uomo di fiducia nella vita fuori dai circuiti. La mansione principale è raccogliere tutti i dati provenienti dalle varie aree tecniche e metterli a disposizione del Cabroncito. “A volte devi essere più uno psicologo che un tecnico. La relazione che hai con il pilota è molto importante per ottenere il massimo“.

MARQUEZ E SANTI NEL BENE E NEL MALE

L’opinione dell’alfiere di Cervera è quello principale, ma mai subordinare il parere degli altri membri del team. Un difficile compito di osmosi da gestire in breve tempo, decisioni difficili che a volte vanno prese in pochi secondi. Marc Marquez spesso si è assunto la responsabilità delle sue scelte tattiche, a volte ha indovinato, altre ha avuto torto. Uno dei rebus più frequenti è la scelta delle gomme che in buona parte dipende dallo stile di guida. La RC213V, per sua natura, monta sempre composti più duri all’anteriore, qui è il maggior sacrificio dei piloti Honda. “Il suo punto di forza è la frenata all’ingresso curva e ha bisogno di preservarlo“. Un errore di strategia da parte del team può causare una caduta e mandare in fumo il lavoro di un intero week-end di gara.

Infine, Santi Hernández ha anche ricordato qual è stato il momento più difficile nei panni di capotecnico. Risale alla stagione 2011, quando Marc Marquez, non ancora in MotoGP, ha avuto problemi alla vista in seguito alla caduta a Sepang. “Ha riunito Emilio (Alzamora, ndr) e me durante l’inverno perché non sapeva come sarebbe finita la situazione e ha persino proposto di trovare altre squadre. Non sapevamo come sarebbe finita, ma abbiamo deciso di stare insieme“.

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