28 Marzo 2021

MotoGP: Johann Zarco, una concreta opportunità per vincere?

Record in top speed, ma soprattutto un buon ritmo. Johann Zarco è pronto per la prima gara con Pramac. "Non serve dare il massimo per stare con gli altri."

Un altro dei piloti che dovremo tenere d’occhio sarà certo Johann Zarco. Il pilota Pramac Racing scatta dalla seconda fila, precisamente dalla sesta casella, ed è pronto a dire la sua in gara. Oltre ad aver impressionato con i suoi 362.4 km/h, il nuovo record di velocità di punta per una MotoGP. La potenza, un punto di forza della Ducati da cercare di sfruttare in questa gara, ma occhio anche alle possibilità dei rivali, in primis dei ragazzi Yamaha. Sulla sua Desmosedici anche una nuova carena con una presa d’aria diversa. Una differenza che aveva già raccolto commenti positivi da parte di altri piloti in rosso, convincendo anche lui ad adottarlo.

“Partire dalla sesta posizione non è male” ha sottolineato Johann Zarco a qualifiche concluse. “Nelle FP4 sono riuscito ad ottenere buoni tempi, ho anche mostrato un ritmo interessante.” Come detto da tutti, in gara servirà la giusta strategia per non bruciarsi presto le gomme. Ma il pilota francese è pronto a farsi vedere fin da subito. “Con una buona partenza posso essere abbastanza veloce per sei, sette giri. Quanto tutti avranno presto il ritmo vedremo come sfruttare il nostro punto di forza, il motore.” Con un occhio alle Yamaha. “Hanno punti di forza diversi, per questo sarà molto interessante.”

Inevitabile un commento sul record in top speed. “Pensavamo che fosse possibile raggiungere i 360 km/h, ma non mi aspettavo di raggiungere i 362 km/h. Sono contento, è stato un momento speciale.” Potenza da controllare in gara. “Credo di avere una buona opportunità, che non ho mai avuto prima. Devo vedere come controllare questa velocità in rettilineo per mantenermi facilmente dietro agli altri.” Oltre a tenere il passo senza dare il 100%. “L’anno scorso dovevo dare sempre il massimo per seguire gli altri, quindi la gomma si degradava tanto. Ora, anche se sono un po’ più lento, tutto è più facile. Era quello che stavo cercando, sembra che stia arrivando.”

Nello specifico, “La moto ha un bel potenziale e, se si riesce a sfruttarlo per almeno un giro, si possono fare grandi cose. Vediamo Bagnaia con un tempo eccezionale. Ma sto arrivando anche io e ne sono contento.” Cosa manca ancora? “Un po’ più di fiducia. Sto migliorando, ma quando cerco di superare il limite mi domando ancora ‘Ma andrà bene?’. Serve quasi un ‘O la va, o la spacca’, anche se certo non sempre, altrimenti finisco per cadere molto più spesso.” Riguardo al collega poleman, “Fin dalla Moto2 aveva molto più feeling all’anteriore. È quello che ho analizzato quando l’ho visto vincere in gara. Ma c’è anche da dire che lui in MotoGP ha guidato solo Ducati.”

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