17 Novembre 2022

MotoGP, Gino Borsoi nel box Pramac: “Il denaro è una cosa importante”

Gino Borsoi è il nuovo team manager Ducati Pramac. L'ex pilota sottolinea le differenze tra MotoGP e le altre classi del Motomondiale.

MotoGP, Gino Borsoi team manager Pramac

Il test MotoGP di Valencia è stata la prima vera occasione per vedere Gino Borsoi nel box Pramac, dove dal prossimo anno ricoprirà il ruolo di team manager. Il vuoto lasciato da Francesco Guidotti nella stagione 2022 è stato in parte coperto da Fonsi Nieto e Claudio Calabresi, ma il boss Paolo Campinoti ha voluto fornire ulteriore supporto al team targato Ducati, da tempo considerato un’autentica costola della squadra factory. “Sono un grande fan della tecnologia, mi piace sapere come funziona la moto e quali sono le cose nuove. Cerco di essere sempre sul pezzo e proverò a dare il mio punto di vista, anche se credo che in questo momento dovrò imparare un po’“.

Gino Borsoi erede di Francesco Guidotti

L’ex pilota della classe 125 ha appeso il casco al chiodo nel 2004 dopo una carriera quasi sempre con il marchio Aprilia. Già all’epoca ha sfoggiato grandi doti manageriali fondando il team Globet Racing, lasciando il ruolo di proprietario quando alla fine del 2005 arriva l’offerta di Jorge Martinez che lo vuole assolutamente nella sua squadra. Maturata questa lunga esperienza dirigenziale, adesso Gino Borsoi sarà al centro del progetto Pramac Racing e lavorerà a stretto contatto con il duo Johann Zarco e Jorge Martin. Dopo l’addio alla famiglia Aspar ha sfruttato il test MotoGP di Valencia per familiarizzare con il nuovo ambiente e fare il punto in vista della prossima stagione. “Il ruolo di team manager Pramac non è solo un grande passo per me, ma anche un nuovo capitolo della mia vita – spiega a Speedweek.com -. Anche se il 2023 sarà un’altra stagione nel Motomondiale, sarà diverso da prima. Il programma è ovviamente diverso, ma si tratta pur sempre di una moto con due ruote e un motore“, scherza il 48enne veneto.

Il salto in MotoGP con Pramac Racing

Con il team Aspar ha maturato una lunga esperienza in Moto3 e Moto2, ma anche in MotoE, JuniorGP e European Talent Cup. La classe MotoGP non è mai stata la sua priorità, ma impossibile rifiutare l’offerta di Paolo Campinoti. E’ un salto di categoria oltre che professionale e di vita. “Sinceramente non era il mio obiettivo personale andare in MotoGP. Il vero traguardo è vincere il titolo mondiale, indipendentemente dal fatto che siamo in Moto3, Moto2 o MotoGP“.

Riuscirci in Top Class non sarà facile come più volte avvenuto nelle categorie minori, ci sono diversi fattori difficili da controllare. “Nelle altre categorie puoi avere tutto sotto controllo, ma qui in MotoGP hai team ufficiali e piloti ufficiali e il denaro è una cosa importante che incide sul risultato. Ma sono contento del mio nuovo ruolo in Pramac, dove ci sono due piloti di alto livello. Abbiamo il supporto della Ducati, con la quale possiamo sicuramente ottenere buoni risultati. La prossima stagione saremo l’unico team clienti Ducati con la Desmosedici GP23 – ha sottolineato Gino Borsoi -. Questo significa che siamo molto importanti per la Ducati e questa è la cosa più importante per me“.

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Foto: Pramac Racing

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