5 Aprile 2021

MotoGP, Franco Morbidelli riparte da zero: “La mia Yamaha è diversa”

Franco Morbidelli deluso dopo il doppio round MotoGP a Losail. Problemi di grip, usura gomme, motori fumanti: il confronto con le altre Yamaha è impossibile.

MotoGP, Franco Morbidelli

Franco Morbidelli si aspettava certamente un inizio di stagione MotoGP migliore dopo esserci confermato vicecampione nel 2020. Troppi i problemi con la sua M1, difficile trovare una soluzione quando i colleghi di marca hanno una moto diversa. Fuori dalla zona punti nel primo Gran Premio, 12° (4 punti) in gara due. In vista dell’approdo a Portimao bisogna fare tabula rasa e ripartire da zero. Anche se cambiare molte delle componenti della sua Yamaha non ha sortito grandi effetti nell’ultimo week-end.

Roba da far uscire pazzi anche un tecnico esperto come Ramon Forcada. Il prototipo di Iwata non è in grado di superare sui rettilinei ed è una certezza ormai nota. La differenza bisogna farla sul misto, ma serve che ogni tassello sia al posto giusto. “Sono stati dieci giorni difficili. Non sono veloce sul rettilineo e questo ha reso molto difficile superare gli altri piloti. Ho avuto difficoltà a tenere il passo perché le mie gomme si sono consumate troppo velocemente“. La stessa problematica ha riguardato il suo compagno di squadra Valentino Rossi, pur con una moto factory…

Una M1 “diversa” per Morbidelli

Nel box Petronas SRT hanno tentato di riavvicinare la M1 di Morbidelli a quella del 2020. Fra test MotoGP e i due Gran Premi si sono registrati troppi alti e bassi di difficile comprensione, problemi che sembrano non avere origine né soluzione definitiva. Le due vittorie del team Yamaha factory non fa però perdere le speranze, anche se il confronto dei dati è poco utile. “È bello vedere una Yamaha vincere una gara, così posso spingermi a capire meglio cosa sta facendo“. Non è però semplice arrivare alla soluzione. “Non posso onestamente confrontare i miei dati con i loro perché hanno una moto diversa. Quindi non so come siano riusciti ad andare così veloci e avere un così buon controllo dell’usura delle gomme. Ovviamente questa è un’arma a doppio taglio, perché quando sarò più forte non potranno vedere i miei dati“.

Un “estraneo” in casa Yamaha, un fiore nel deserto di Doha, come quello disegnato sul suo casco. Nella scorsa stagione MotoGP avere una ‘spec-A’ si è rivelato l’asso nella manica. Stavolta non sarà così. I due motori fumanti nel venerdì di prove libere restano un punto interrogativo, nonostante le rassicurazioni dei vertici. “Non so niente di nuovo sui miei motori e non voglio saperlo. Quanto a Valentino, posso dire che i miei problemi sono abbastanza grandi da concentrarmi solo su me stesso“. Meno di due settimane al prossimo appuntamento di Portimao, dove nel 2020 ha ottenuto un podio. “Voglio ripartire da un foglio bianco, devo parlare con la squadra – ha concluso Franco Morbidelli -. Sarà una pista su cui la moto è andata bene. Se non avrò sensazioni simili a quelle dello scorso anno, sarà preoccupante perché dovrò riscrivere la mia storia in modo diverso rispetto al 2020“.

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1 commento

  1. umbertorizzol_15371815 ha detto:

    Purtroppo paghi la guerra michelin=rossi. L’anno scorso i tuoi problemi li avevano in yamaha ufficiale e tu no. Oggi stranamente Valentino cambia scuderia e si porta dietro problemi di gomma. Pagate la guerra che parti quando vale lascio in malo modo Michelin per Bridgestone sputtanando. Le gomme non sono uguali per tutti. Utopia. Basterebbe sorteggiarle prima del gp.