4 Febbraio 2022

MotoGP, Franco Morbidelli: “Io favorito? Non sono un idiota”

Franco Morbidelli parla nel giorno della presentazione del team Yamaha factory. Durante il test MotoGP a Sepang massima attenzione al ginocchio operato.

MotoGP, Franco Morbidelli

Sarà la quinta stagione in MotoGP per Franco Morbidelli. Timido esordio con Honda, due stagioni esaltanti con il team Yamaha satellite, un 2021 segnato fortemente dall’infortunio al ginocchio. Nel GP di Le Mans dello scorso anno il menisco comincia a risvegliare un vecchio infortunio subito in allenamento al Ranch di Tavullia. Prova a stringere i denti e ci riesce fino al Sachsenring, poi la decisione di operarsi. Al ritorno a Misano si ritrova meritatamente sulla M1 del team factory, i cinque week-end restanti sono serviti a familiarizzare con la nuova moto ufficiale.

Morbidelli senza il maestro Valentino

Durante la pausa invernale Franco Morbidelli si è sottoposto a trattamenti di fisioterapia. Ha rischiato poco, saltato la 100 Km dei Campioni. Le sue condizioni sono buone anche se non perfettamente ottimali. “Non pensavo l’infortunio fosse un così grande problema, ci sta mettendo davvero tanto per sistemarsi. Ho lavorato tanto in inverno, è stata dura, tanto da fare in palestra e fisioterapia, seguendo un programma molto diverso dai ragazzi della Academy“. Sarà la prima stagione MotoGP senza Valentino Rossi, con cui ha condiviso il box nella prima parte del Mondiale 2021. “Una presenza come Valentino si sente nel paddock, se manca fa strano, ma è anche un avversario in meno in pista!“.

L’inverno di Franky

Poche sessioni di allenamento in moto, salvo qualche giro in motocross. Il test IRTA in Malesia servirà anche a sondare le sue reali condizioni fisiche. Oltre a studiare gli ultimi dettagli della Yamaha YZR-M1, con l’aiuto del veterano Andrea Dovizioso, che porta con sé una lunga esperienza in Ducati. Nel giorno della presentazione del team Monster Yamaha l’allievo della VR46 Academy sottolinea quanto sia importante poter collaborare con il forlivese. “Sono curioso di vedere se riesco a tornare dopo un’annata così difficile. Dovizioso ha davvero tanta esperienza, sicuramente può insegnarci qualcosa, oltre ad essere un grande pilota. Certo sarà molto importante per il processo di sviluppo“.

La corsa al titolo MotoGP

La corsa al titolo iridato è un obbligo quando si vestono i panni di pilota Yamaha ufficiale. Ma la sfida non sarà per nulla semplice. “Ce ne sono tantissimi, certo Fabio, Marc, Mir e Pecco per primi. Poi aggiungo Miller, veloce e costante, poi Martin dopo un campionato incredibile, Bastianini, incognita rookie, Zarco con una prima parte di 2021 in testa, Vinales-Espargaro con le concessioni ed il fatto che sono forti… Una MotoGP incredibile, una fossa dei leoni, speriamo di esserci in mezzo… Io ce la metto tutta, do il massimo. Ma dire che sono da titolo dopo l’anno scorso è da idioti e non lo sono, quindi non lo dico“.

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