8 Gennaio 2021

MotoGP, focus: quando si correva a Monza, sede del GP delle Nazioni

La prima tappa italiana del Motomondiale si chiamava Gran Premio delle Nazioni e si svolgeva a Monza. Un breve focus su questo evento.

1971 GP delle Nazioni - Motomondiale

Attualmente un calendario ‘normale’ del Motomondiale ha due tappe in programma sul suolo italiano, precisamente al Mugello ed a Misano. Ma gli appassionati si ricordano molto bene che in precedenza erano altri i tracciati prescelti. Parliamo nello specifico di Monza e Imola, scenari di quello che un tempo si chiamava Gran Premio delle Nazioni. La sua eredità dal 1991, quando venne dismessa questa denominazione, è quello che conosciamo attualmente come Gran Premio d’Italia, che si disputa sul circuito toscano. Sarebbe impossibile descrivere nel dettaglio tutti gli eventi svolti su quella pista, certo rimasta nel cuore dei tifosi. Ma ecco un breve focus di quando questo evento si disputava a Monza, sede di ben 27 edizioni di questo GP nel Mondiale.

LE ORIGINI

Il Gran Premio delle Nazioni non nasce con il Motomondiale, ma ben prima. Anzi, inizialmente si chiamava proprio Gran Premio d’Italia, la cui prima edizione risale al 1914 e si svolgeva a Torino. Nel 1922 assume la nuova denominazione, spostandosi sul mitico Autodromo di Monza, diventando in alcuni anni anche una tappa del Campionato Europeo. Non manca una breve parentesi all’Autodromo Littorio di Roma (1932-1936), ed in seguito la sospensione dovuta alla seconda guerra mondiale. Si riparte nel 1947, nuovamente sul tracciato lombardo, ed è proprio lì che avremo la prima edizione a livello mondiale, vista la nascita del Campionato del Mondo due anni dopo.

L’AUTODROMO DI MONZA 

Dal 1949 al 1968 le due ruote sono ininterrottamente protagoniste a Monza. Un tracciato che comunque ospiterà nuovamente il Motomondiale anche in seguito, in alternanza ad altre piste, fino al 1987. Realizzato nel 1922, è nientemeno che del terzo autodromo permanente più antico al mondo, dopo quelli di Brooklands (1907, ma non più utilizzato) e di Indianapolis (1909). Inizialmente si correva su un circuito lungo 10 km, costituito da due anelli: una pista stradale di 5.500 metri ed un anello di alta velocità di forma ovale con due curve sopraelevate, lungo 4.500 metri.

Nei primi anni non sono mancati gravi incidenti, fatali sia per gli spettatori che per i piloti, fatti che hanno portato a ristrutturare il tracciato nel 1939. In particolare, l’anello ad alta velocità è stato demolito e la pista stradale profondamente modificata. Ma saranno davvero tanti i cambiamenti effettuati nel corso degli anni per migliorare questo storico autodromo, e non ci si ferma nemmeno nel nuovo millennio. Noi però ci fermiamo alla versione del 1987, quando cioè il Gran Premio delle Nazioni si svolge per l’ultima volta a Monza. Questo era il circuito che i piloti dovevano affrontare nel periodo 1976-1994.

ALCUNI PROTAGONISTI

Sul tracciato brianzolo hanno corso tanti grandi campioni del passato, italiani e non solo. I nomi di alcuni vincitori? Carlo Ubbiali, John Surtees, Mike Hailwood, Giacomo Agostini, Jim Redman, Gary Hocking… In 27 edizioni monzesi del GP delle Nazioni ne sono passati di nomi illustri. Questo sono solo alcuni dei tanti che più volte sono saliti sul gradino più alto del podio. Ma per curiosità citiamo anche chi ha vinto una volta sola su questa pista. Ad esempio Nello Pagani, vincente nel 1949 in 125cc, oppure Jarno Saarinen nel 1971 (in copertina). Possiamo citare anche Alfredo Milani, Guido Sala, Werner Haas, Gilberto Parlotti, Hugh Anderson, Leslie Graham, Bruno Spaggiari, Jon Ekerold, Guy Bertin, Kent Andersson… Tanta storia sulla pista lombarda.

TITOLI DECISI A MONZA

Più volte le lotte mondiali si sono chiuse proprio su questa pista, soprattutto nei primi anni, quando ci si correva a fine anno. Qualche esempio? Ricordiamo alcuni campioni italiani. Nello Pagani nel 1949 è ufficialmente re in 125cc proprio dopo la gara lombarda. Anzi, vince il GP 500cc, mancando però il secondo titolo in carriera per un cavillo. Nello stesso anno e nello stesso evento, ma in 250cc, anche Bruno Ruffo si assicura l’iride. Medesimo discorso l’anno successivo: ultima tappa della stagione, i campioni sono Ruffo (125cc), Dario Ambrosini (250cc), Bob Foster (350), Umberto Masetti (500), Eric Oliver-Lorenzo Dobelli (sidecar).

Balzo in avanti e citiamo Giacomo Agostini, inizia la sua prima festa mondiale 500cc proprio in questa sede del GP delle Nazioni. nel 1966. Per i non italiani, c’è l’episodio di Monza 1968, evento sulla carta decisivo per il titolo 250cc tra Read e Ivy. Il finale ex aequo in classifica generale però richiese una riunione a fine anno per dare a Phil Read il titolo. Nell’ultima edizione, svolta nel 1987 (quarto evento di quella stagione), vinsero Wayne Gardner in 500cc, Anton Mang in 250cc, Fausto Gresini in 125cc e Jorge Martínez in 80cc. Curiosamente tutti i piloti poi diventati campioni del mondo nelle rispettive categorie.

INCIDENTI FATALI 

Sfortunatamente non sono mancati alcuni gravi incidenti. È proprio su questo tracciato che nel 1954, durante le prove libere, è scomparso Rupert Hollaus, caduto alla Lesmo. Diventerà l’unico iridato austriaco grazie al titolo 125cc assegnatogli postumo. Appena pochi anni dopo, precisamente nel 1959, perde la vita l’italiano Adolfo Covi, inizialmente giovane promessa del tennis (“Il mancino maledetto”) poi passato al motociclismo. La prima comparsa mondiale risale al GP delle Nazioni 1958, esperienza ripetuta l’anno successivo. Ma anche lui è protagonista di un grave incidente alla curva Lesmo, purtroppo per lui fatale.

Quello diventato purtroppo maggiormente famoso risale al 1973, in 250cc. Tutto parte da Renzo Pasolini, già protagonista quel giorno in 350cc: al ‘Curvone’ ecco il botto fatale per il pilota tricolore. La sua Harley-Davidson però rimbalza in pista e colpisce Jarno Saarinen, che finisce a terra e viene investito dai piloti che sopraggiungevano. Altri 12 piloti rimangono coinvolti in maniera più o meno grave, un incidente che ha alimentato tante polemiche. La gara viene sospesa, cancellate le successive competizioni 500cc e sidecar.

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