2 Luglio 2020

MotoGP, FIM controllerà i motori solo per reclami o presunte irregolarità

Nella stagione MotoGP 2020 i motori non verranno controllati ogni week-end, ma solo in caso di reclami avversari o presunte irregolarità.

MotoGP

La FIM ha un grande peso nella tecnologia della MotoGP, poiché tutte le variazioni tecniche devono passare attraverso la FIM prima di essere applicate. Durante i week-end di gara le moto vengono sottoposte a controlli prima di scendere in pista. Non sarà così durante questa inedita stagione 2020 a causa dei rigidi protocolli anti-Covid. Il dipartimento tecnico della FIM non aprirà alcun motore di MotoGP fino al termine della stagione, a meno che non vi siano reclami o ragionevole dubbio di irregolarità.

La stagione 2020, ridotta al momento a soli 13 GP, ha portato alcune variazioni ai protocolli tecnici della FIM. La GP Commission ha annunciato alla fine di maggio delle modifiche alle linee guida per l’utilizzo dei motori. Con 12-14 gare ogni pilota disporrà di quattro motori. Tra 14 e 18 gare, invece, saranno cinque (al posto dei sette abituali previsti per 20 gare).

MOTORI “A FIDUCIA”

La FIM ha già ricevuto un motore “campione” per ogni singolo costruttore. La prima a congelare il suo progetto è stata la Honda durante il GP del Qatar mai disputato per la MotoGP. Altri in un secondo momento, mentre Aprilia e KTM hanno proseguito il lavoro sui V4 fino al 29 giugno. Nell’ultimo test a Misano le due case, che possono contare sulle concessioni, hanno avuto modo di testare i motori prima del definitivo congelamento. Una mossa resasi necessaria per il contenimento dei costi in seguito allla pandemia. I propulsori campione di questi due arriveranno a Jerez, dove saranno sigillati dai tecnici FIM e riconsegnati ai proprietari.

La Federazione effettuerà controlli esterni dei motori, ma l’idea è di non aprire alcun motore durante il campionato per fare controlli approfonditi e vedere se le regole vengono rispettare. Questo avverrà dopo l’ultima gara stagionale 2020, quando i tecnici apriranno ogni motore campione e lo confronteranno con quelli utilizzati da ogni pilota. In caso di irregolarità, ci saranno delle sanzioni. La FIM interverrà solo se verrà presentato un reclamo da un costruttore MotoGP avversario o se c’è, da parte dei tecnici della Federazione, il dubbio che ci siano delle irregolarità.

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