22 Ottobre 2019

MotoGP, Fabio Quartararo: “Yamaha, serve più potenza”

Fabio Quartararo a Motegi ha conquistato il sesto podio stagionale e incassato il titolo di 'rookie of the year'. Prossimo obiettivo: terzo posto iridato.

Fabio Quartararo

Sesto podio stagionale per Fabio Quartararo a Motegi, il quarto nelle ultime tre gare e il titolo di ‘rookie of the year’ in cassaforte. Una crescita costante che ha il sapore di un film a lietofine anche se il meglio deve ancora venire. Ad inizio campionato nessuno avrebbe immaginato che avrebbe dato filo da torcere a Marc Marquez. Diversi i momenti chiave di questa stagione: “Il primo è stato il test in Qatar – ha raccontato a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Lì per la prima volta ho iniziato davvero a essere efficace in frenata e a fare la differenza. Poi la gara di Jerez, dove sono riuscito a portare la moto al limite in ogni circostanza“.

Primo podio in Catalunya, si ripete ad Assen, tris al Red Bull Ring. In Austria inizia ad essere davvero padrone della Yamaha M1, su un tracciato sfavorevole per la moto, dimostrando di saper gestire le gomme come nessun altro pilota della casa di Iwata. Ma la vera svolta è arrivata a Misano, con quei 26 giri davanti a Marquez “senza fare errori, con lui sempre alle mie spalle, sono stati un grande salto – ha ammesso Quartararo -. E per ultima metterei proprio il Giappone, i tempi fatti con le gomme usate. L’ultimo giro in 1’46”5, per niente malvagio. Ci sono riuscito senza usare il grip del posteriore, ma sfruttando al massimo altri aspetti della moto“.

A soli 13 punti dal terzo posto in classifica piloti vietato non provarci. Tre gare per un podio iridato che avrebbero il sapore di un traguardo storico. I diretti rivali sono Maverick Vinales e Alex Rins, parte del successo si gioca nelle qualifiche e Fabio Quartararo sa di potersela giocare. “Se nelle prossime tre gare riuscirò a conquistare altrettanti podi, allora potrò giocarmi anche il terzo posto in campionato“. Poi mente e cuore al 2020, quando Yamaha gli metterà a disposizione una moto ufficiale: “Cosa chiedo alla Yamaha per il 2020? Sicuramente più potenza. La mia moto è perfetta, ci manca solo quella. Si è visto anche in gara, io riuscivo a guadagnare qualcosa su Marquez in frenata, ma poi lui in accelerazione scappava via. Però la Yamaha sta lavorando duro, vedrete“.

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