20 Gennaio 2020

MotoGP, Fabio Quartararo: “Sono esattamente dove voglio essere”

Fabio Quartararo è fisicamente e mentalmente pronto per la stagione MotoGP 2020. Il pilota Petronas concentrerà i test sul ritmo gara.

MotoGP, Fabio Quartararo

Fabio Quartararo è pronto a fare un ulteriore passo avanti dopo una prima stagione MotoGP a dir poco brillante. Si sta allenando duramente in vista dei primi test di Sepang in programma fra poco più di due settimane. L’obiettivo è conquistare la sua prima vittoria, mancata per un soffio nello scorso campionato. “Sono esattamente dove volevo essere in questo periodo dell’anno. Sono molto contento perché accumulerò un enorme carico di allenamento. Di recente, ho percorso più di 60 km in quattro giorni.  Ho esercitato i muscoli con cui ho avuto problemi a ottimizzare la stagione precedente. Mi sento davvero preparato per la prossima stagione“.

‘El Diablo’ sta rafforzando soprattutto il braccio destro operato lo scorso giugno per sindrome compartimentale. La condizione fisica è ora ottimale, sarà la base di partenza in vista di una stagione MotoGP a dir poco entusiasmante. Fuori e dentro la pista. In ballo c’è anche il futuro e una scelta che potrebbe condizionare la sua carriera. “Mi sento bene – ha detto Fabio Quartararo in un’intervista a ‘Moto Journal’ -. Sono riuscito a fare tre giorni di motocross di fila, un giorno di flat track. Mi sento forte e la preparazione non è finita“. Dopo un allenamento intenso inizia la fase calante per non arrivare stanco al primo test malesiano in programma dal 7 al 9 febbraio.

A disposizione avrà sicuramente la Yamaha M1 con specifiche ufficiali. “Non ho ancora dettagli sul test di Sepang”, ha aggiunto Fabio Quartararo. “Penso che ne discuteremo con il mio team tra una settimana o due, ma non prima. Per ora, non ho idea di cosa avrò, ma penso che avrò la moto 2020. Avrebbe senso iniziare il 2020 con la versione 2020“. Un occhio focalizzato sul prototipo un altro sullo stile di guida. Perché nonostante gli ottimi risultati c’è ancora molto su cui lavorare per ambire a obiettivi prestigiosi. “So benissimo che dobbiamo lavorare sul ritmo gara. Alla fine dell’anno ce l’avevamo, questa è la cosa più importante. L’anno scorso volevo davvero essere il primo in tutte le sessioni. Ma la cosa più importante è la gara, ed è quello su cui devo lavorare“.

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