19 Dicembre 2018

MotoGP, Fabio Quartararo: “Non pensavo di avere una possibilità”

Fabio Quartararo ha guadagnato l'ingresso in MotoGP nonostante una breve carriera in Moto3 e Moto2. Al fianco di Franco Morbidelli correrà sulla Yamaha satellite del team SIC Petronas.

Dopo due stagioni in Moto3, con due podi, e due stagioni in Moto2, con un podio e una vittoria, Fabio Quartararo ha conquistato un po’ a sorpresa il biglietto per la MotoGP.  Nei test invernali di Valencia e Jerez ha esordito in sella alla M1 del team satellite Yamaha SIC Petronas dove andrà ad affiancare il più esperto Franco Morbidelli. Il 19enne francese sarà uno dei quattro rookie della classe regina 2019 e il primo approccio si è concluso con 12esimo tempo nella classifica combinata e un gap di 8 decimi dal miglior tempo di Nakagami.

A far scattare la scintilla tra il nuovo team malesiano e l”enfant prodige’ ha contribuito la vittoria in Catalunya nel 2018, seguita da un podio ad Assen. Già in terra olandese girava voce di un possibile passaggio in MotoGP, la conferma è arrivata al Sachsenring, prima della pausa estiva. Fabio Quartararo non nega un certo stupore nell’apprendere la notizia: “Onestamente, non pensavo che avrei avuto una buona possibilità di entrare nella classe MotoGP in questa stagione. Ma una volta che il primo contatto è stato fatto, sapevamo fin dall’inizio che la squadra avrebbe lottato per essere la migliore squadra satellite, con tecnici molto professionali e l’atmosfera è positiva. Quindi non ho avuto dubbi sull’accettare la sfida“, ha raccontato in un’intervista a Speedweek.com.

Il pilota d’Oltralpe ha sfruttato gli ultimi Gran Premi per rafforzare le braccia e attrezzarsi ad un prototipo più pesante e aggressivo rispetto ad una Moto2. Inoltre si è prefissato una preparazione invernale molto rigida per arrivare al top della forma ai test di Sepang a febbraio. Fabio Quartararo sa bene che è un’occasione da sfruttare fino in fondo e che difficilmente si ripresenterà in caso di fallimento. Il primo contatto con la MotoGP è stato sorprendente: “Piano piano mi sono abituato alla velocità, anche se ho ancora molta strada da fare. La cosa più impressionante sono sicuramente i freni in carbonio… Insieme allo staff tecnico abbiamo analizzato come guido la moto e la verità è che non dobbiamo cambiare molto. Questo mi ha sorpreso. So cosa serve per essere più veloce in curva, ma… un po’ alla volta“.

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