13 Dicembre 2020

MotoGP, Fabio Quartararo: “Non ero pronto per essere leader”

Fabio Quartararo ammette le sue responsabilità, soprattutto a livello mentale, per l'opaco risultato finale nella stagione MotoGP 2020.

MotoGP, Fabio Quartararo a Madrid

Era iniziato tutto nel migliore dei modi per Fabio Quartararo, con la sua prima vittoria in MotoGP nella gara d’esordio. A distanza di una settimana ha bissato il successo, assaporato l’adrenalina del leader di campionato. Poi gradatamente qualcosa è andato storto, sia a livello tecnico che mentale, tanto da metabolizzare il fatto di necessitare di uno psicologo. L’obiettivo è saper gestire le emozioni, metterle da parte al momento opportuno, soprattutto quando i risultati stentano ad arrivare. Una situazione in cui si sono trovati diversi piloti, fra cui il suo futuro compagno di box Maverick Vinales. D’altronde con la M1 ci sarebbe da uscire matti per i troppi alti e bassi, per aver vinto sette gare su quattordici senza vincere nessun titolo, per la ripercorrente assenza di grip al posteriore che si trascina da anni.

La casa di Iwata ha quindi pensato di rimescolare un po’ le carte. Promuovendo il francese nel team factory al posto di Valentino Rossi, ingaggiando Cal Crutchlow al posto di Jorge Lorenzo. Toccherà a Fabio Quartararo e al compagno di Figueres provare a dare una direzione diversa all’evoluzione della moto, nonostante il congelamento dei motori fino al termine della prossima stagione MotoGP. “È stato davvero eccezionale iniziare così bene la stagione – racconta il 21enne di Nizza a ‘Ouest France’ -. Da un lato vincere tre vittorie per la mia seconda stagione in MotoGP è eccezionale. Peccato che ci fossero questi problemi tecnici con la Yamaha. L’anno scorso non abbiamo riscontrato problemi nelle 19 gare. Ho anche avuto problemi alla testa. Non ero pronto per essere lì. Mi mancava l’esperienza. Avrei potuto ottenere risultati migliori. Ho subito molte cadute“.

La preparazione invernale del ‘Diablo’

Le tre vittorie, due a Jerez e l’altra al Montmelò, rappresentano il punto di partenza per il 2021. A sua disposizione un maggior supporto tecnico, ma sarà una YZR-M1 non troppo distante dall’edizione 2020. Sarà un inverno importante per Fabio Quartararo, che deve arrivare al primo appuntamento in ottima forma psico-fisica. “L’obiettivo del 2021 è quello di canalizzare le emozioni, buone o cattive, per essere più concentrati dando dati più precisi ai miei ingegneri, al mio capo meccanico. Ci sono stati momenti in cui la moto non andava bene, ero troppo nervoso. Ho parlato per parlare. Non stavo riferendo nel modo giusto. È proprio su questo punto che vorrei lavorare principalmente con il mio psicologo“.

E poi occhi puntati sulla preparazione fisica nella sua Andorra, con una parentesi a Nizza per trascorrere le vacanze natalizie con la famiglia. “Faccio un sacco di corsa. Mi aiuta molto la bici. Sento i benefici, non sono senza fiato. Lavoro molto con gli elastici. Non sono in sovrappeso perché tendo a guadagnare molti muscoli. Mi sono sentito benissimo fisicamente quest’anno e continuerò sulla stessa base del 2020 per prepararmi per il 2021“.

Lascia un commento

1 commento

  1. fzanellat_12215005 ha detto:

    Non saper gestire la pressione nei momenti topici è la peggior cosa che può avere un pilota se vuole diventare campioni.
    Di buoni piloti ce ne sono tanti in giro,ma il fuoriclasse
    ha una marcia sotto stress.
    Quartararo sarà in grado di superarlo?
    Solo il tempo lo potrà dire però,ora come ora,non
    è ancora un campione ma un buon pilota.