22 Maggio 2019

MotoGP, Fabio Quartararo in modalità qualifica a Le Mans

Fabio Quartararo ha sbagliato qualifiche e partenza a Le Mans. Per recuperare posizioni il rookie del team Petronas ha usato la mappatura da qualifica.

Fabio Quartararo a Le Mans

A Le Mans Fabio Quartararo ha mostrato ancora una volta di avere un buon ritmo. Il 6° posto finale e qualche errore hanno smorzato le aspettative del suo pubblico, dopo la pole di Jerez e il best lap nel test IRTA. Ma il rookie non smette mai di stupire, tanto che Valentino Rossi ha ben pensato di dare un’occhiata ai suoi dati per limare decimi preziosi sul giro.

Ha subito esordito alla grande con il miglior crono nelle FP1, soltanto decimo nelle qualifiche per un’errata strategia pneumatici. Nuovamente il più veloce nel warm-up, ma la partenza lo condanna a perdere cinque posizioni e ad una disperata rimonta fino all’ottava posizione finale. Cosa sarebbe accaduto con una qualifica migliore e, soprattutto, una buona partenza? “Non lo so, e non voglio pensarci, perché sarebbe sicuramente un risultato migliore. L’obiettivo solito è restare tra i primi 8, ma ovviamente voglio di più con questo ritmo“.

Quartararo e il feeling con le gomme

Le prestazioni sono in forte ascesa e l’impressione è che Yamaha abbia puntato su un giovane cavallo vincente, un buon investimento per il futuro. Gara dopo gara Fabio Quartararo impara a conoscere la M1, a sfruttare meglio i punti di forza. Dopo cinque GP ha capito come gestire le gomme. All’inizio della stagione puntava tutto sulla fase di accelerazione, ritrovandosi a fare i conti con lo spinning.”Ora faccio il tempo sul giro in un modo diverso, non in accelerazione, ma in curva e frenata, l’opposto di quello che ho fatto all’inizio dell’anno. L’ho imparato in gara ed è solo la nostra quinta gara, spero di imparare qualcosa ogni volta“.

Per recuperare tutte quelle posizioni in gara, il pilota francese ha tentato un azzardo solitamente poco prudente: la mappatura da qualifica, con il rischio di distruggere la gomma più velocemente. “Quando ho superato Rins, sono passato alla modalità di time attack. Ero davvero al limite“, ha spiegato Fabio Quartararo. La differenza non era grande pur rendendosi necessario modificare lo stile di guida: “Questi sono piccoli cambiamenti. Nell’accelerazione ho avuto un po’ più di slittamento, ma ho potuto correggerlo in parte con il mio stile di guida. Fisicamente è stato estenuante“. Un altro bagaglio di esperienze in vista della gara al Mugello, uno dei tracciati più difficili da padroneggiare: “Vogliamo continuare in questa direzione“.

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