1 Aprile 2022

MotoGP: E se i GP fossero sempre di due soli giorni? Opinioni contro

Motomondiale verso un GP di due giorni per cause di forza maggiore. Favorevoli o contrari? Vari piloti MotoGP si sono espressi in merito.

motogp argentina

I gravi problemi logistici hanno cambiato il programma per il Gran Premio in Argentina. Ora il voli in ritardo è partito dal Kenya e tutto il materiale è finalmente in viaggio, ma intanto oggi non c’è alcuna attività a Termas de Río Hondo. Se tutto va bene, prove libere e qualifiche avranno luogo in sequenza nella giornata di sabato, per poi completare il weekend con warm up e gare domenica. Uno strano format di due giorni quindi. E se diventasse un’ipotesi per il futuro? I piloti MotoGP hanno detto la loro in merito.

C’è chi dice no

Più di uno si è espresso in maniera decisamente contraria a questa eventualità. Un esempio è il pilota Monster Yamaha Franco Morbidelli. “Dovremo adattarci e saltare qualche passo, è una cosa che vale per tutti. Non mi piace molto però come format, non è il mio modo di vedere le gare ed al momento non mi convince.” Poco incline a questa variante anche Miguel Oliveira. “In verità non ho mai sentito parlare dell’ipotesi di un GP di due giorni, quindi non ci ho pensato” ha ammesso l’alfiere KTM factory. “Ma credo che tre giorni siano sicuramente meglio di due.” Dice la sua in questo senso anche Johann Zarco. “Ne abbiamo parlato con il team. Se la moto è a posto e hai già i giusti riferimenti in pista, può andare bene anche così, ma se devi lavorarci su allora sono meglio tre giorni. Certamente sarebbe un risparmio, dormi una notte in meno in hotel, ma non credo sia il massimo per lo sport.” Jorge Martín essenzialmente si allinea al compagno di box. “A volte tre giorni sono lunghi, ma in questo caso dobbiamo capire tante cose e due giorni non sono sufficienti. Sarà una sfida, per il futuro penso sia meglio tornare al format solito, che preferisco.”

I “neutri”

C’è poi chi non si esprime né in un senso né nell’altro, ma preferisce attendere che il GP entri nel vivo. Tra questi c’è Brad Binder. “Non avremo un venerdì “normale”, ma sabato ci sarà comunque abbastanza tempo in pista” ha dichiarato il pilota sudafricano. “Il format di tre giorni c’è sempre stato e funziona piuttosto bene, il sabato attuale sarà piuttosto compresso ed in caso di incidenti o problemi diventerebbe caotico per la squadra. Sarà però interessante da provare, poi per il futuro si vedrà.” Gli fa eco anche il rookie Remy Gardner, con un polso ancora dolorante ed un periodo di sei mesi in totale per averlo finalmente a posto. “Puoi amarlo o odiarlo: magari funziona e lo considerano per il futuro, oppure si rivela si rivela uno schifo e tornano indietro. Ne ho sentito parlare in passato, ora ci siamo. Certo sarà un sabato molto pieno.” Anche Fabio Quartararo al momento è neutro. “Se la tua moto va subito bene basterebbe anche un giorno” ha scherzato. “Ma se hai qualche difficoltà venerdì, hai notte e mattina per pensarci. È difficile da dire, certo sarà un’esperienza.”

“L’avevo anche proposto in passato”

Andrea Dovizioso si dichiara curioso per quanto riguarda questo format, che non giudica negativamente. “In passato avevo anche proposto di provarlo” ha dichiarato il pilota RNF Team. “Ma dobbiamo guardare il parere dell’organizzatore, ci sono poi tanti aspetti di un GP che noi piloti non conosciamo. Diciamo che siamo obbligati a provarlo, non è che abbiamo deciso di provare, ma sono molto curioso perché secondo me può essere interessante” Sottolineando però anche che “Purtroppo non siamo in una pista ‘normale’, pulita già da subito, in cui si può capire immediatamente se un turno di prove è sufficiente per preparare la gara. Invece qui difficilmente troveremo una pista pulita, sarà quindi un test un po’ sfalsato, ma sono comunque contento di provare.”

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