11 Aprile 2020

MotoGP e Coronavirus: possibili scenari per salvare la stagione 2020

Dorna e team stanno vagliando possibili scenari per salvare la stagione MotoGP ai tempi del Coronavirus. Il nodo più grande sono i viaggi internazionali.

MotoGP box 2020

La MotoGP resta in attesa di conoscere la data di un eventuale inizio, senza scartare l’ipotesi che la stagione 2020 possa venire annullata. Molto dipenderà dalla cosiddetta seconda fase dell’emergenza, quando il lockdown avrà in buona parte fine. Come sarà la convivenza con il virus? Difficile da prevedere. Fatto sta che la Serie A in Italia è pronta a ricominciare entro la prima settimana di giugno, con partite a porte chiuse.

PRONTI A RICOMINCIARE

Un Gran Premio è più difficile da organizzare, ma in situazioni straordinarie si potrebbero pensare condizioni estreme pur di salvare il Motomondiale. Un’idea arriva ad esempio da Pit Beirer, direttore Motorsport di KTM: “Se necessario, possiamo arrivare con un pilota e quattro meccanici“. Qualcuno potrebbe obiettare che parlare di sport davanti all’emergenza Coronavirus sarebbe fuori luogo. La Spagna conta oltre 16mila morti, la Francia 13mila, la Germania circa 3mila, 9mila il Regno Unito, quasi 19mila USA e Italia. Ma non si può dimenticare, e i puristi delle due ruote non ce ne vogliano, che lo sort è economia. E alla pari di un’industria ha diritto di ricominciare, sempre ammesso si possa garantire la salute di piloti e addetti ai lavori.

Pit Beirer ipotizza una stagione MotoGP 2020 con nove o dieci gare, mentre per il Mondiale di Motocross gli scenari potrebbero rivelarsi più semplici, “perché potresti viaggiare con meno bagagli. Non hai bisogno di tante persone come in una gara della MotoGP – ha detto a Speedweek.com -, ma hai ancora bisogno di poche centinaia di persone da tutto il mondo. Ecco perché non vedo molta differenza quando si tratta del riavvio della MXGP“. Ancora più semplice, invece, riprendere un campionato nazionale di calcio, dove c’è bisogno di giocatori, allenatori e arbitri.

POSSIBILI SCENARI AI BOX

Nel paddock della MotoGP circolano in media 2.000 persone, numero che dovrebbe essere ridotto alla metà. D’altronde da qualche team si invita Dorna a considerare l’ipotesi di ridurre “da regolamento” il personale nei box. Un modo ulteriore per abbassare i costi dopo il congelamento di motore e aerodinamica fino alla fine del 2021. Dorna discute tutti gli scenari ai tempi del Coronavirus. MotoE e la Red Bull Rookies Cup potrebbero saltare prima del previsto, probabile si faccia a meno anche di Moto2 e Moto3. Tutto pur di salvare il campionato di MotoGP. “È inutile adesso chiedere a Dorna ora con quale numero minimo di tecnici sia fattibile un Gran Premio”, ha concluso Beirer. “Questa discussione la faremo più avanti“.

Nell’attesa i team si confrontano in teleconferenza su Skype, immaginando possibili scenari. “Stiamo parlando in dettaglio di un numero minimo di meccanici e se devi indossare una mascherina. La discussione sull’aerodinamica si è appiattita“. Resta da fare i conti con le normative che metteranno in piedi i vari governi. Una cosa è certa: non appena ci sarà uno spiraglio per cominciare la MotoGP saranno tutti pronti. “Indipendentemente dai requisiti che dobbiamo soddisfare in un dato luogo“.

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