3 Novembre 2021

MotoGP: Ducati per il 23° titolo costruttori italiano in top class

Si lotta ancora per il titolo costruttori. Ducati può puntare al 3° iride MotoGP, il 23° italiano in top class compresa la 500cc. Rivediamo i precedenti.

motogp ducati

Nella lunga storia del Motomondiale, oltre al titolo piloti, c’è anche quello costruttori. Quest’anno la corona iridata è andata all’alfiere Yamaha Fabio Quartararo, ma la classifica per quanto riguarda le case non è ancora chiusa. Appare un testa a testa tra Ducati, al comando con 307 punti, e la casa dei tre diapason, al seguito con 295, con tutti gli altri poi ben più staccati. La truppa di Borgo Panigale può prendersi quello che sarebbe il 23° titolo costruttori in classe regina, il 3° dell’era MotoGP ed il secondo consecutivo. Ricordiamo tutti i precedenti nella storia mondiale, soprattutto negli anni in cui erano i nostri colori a dominare.

500cc: brillano Gilera e MV Agusta 

Torniamo all’alba della mezzo litro, categoria parte del Campionato del Mondo dalla sua istituzione ufficiale nel 1949. Tolti i primi tre anni di dominio britannico firmati AJS e Norton, ecco che arrivano i nostri. Dal 1952 al 1955 Gilera si prende tre corone (nel ’54 il titolo non viene assegnato per contrasti tra le case). Arriva poi un iride di MV Agusta, l’anno dopo torna in alto Gilera, finché dal ’58 al ’65 ci pensa il marchio di Varese a comandare in questa classifica. L’unico “neo” di questo periodo è il ’66 con Honda vincente, per poi ritrovare MV Agusta nuovamente sovrana dal 1967 al 1973. Dall’anno successivo invece inizia il dominio incontrastato delle case giapponesi Suzuki, Honda e Yamaha. Una tendenza che continua anche in seguito.

MotoGP: solo Ducati contro il Sol Levante

Arriviamo all’epoca della nuova classe regina, iniziata nel 2002, una categoria rivoluzionata ma che vede sempre le case giapponesi in trionfo, sia come titoli piloti che come classifiche costruttori. Fino al 2007, quando il talento di Casey Stoner porta molto in alto la Ducati. La Rossa di Borgo Panigale ed il pilota australiano infatti diventano un binomio imbattibile, ma la casa italiana per la prima volta interrompe il dominio giapponese in MotoGP. Qualcosa che però non riesce più fino al 2020, quando arriva il secondo titolo italiano tra i costruttori. Quest’anno chissà, potrebbe arrivare un possibile terzo iride tricolore in questa classifica. Per la corona piloti invece l’appuntamento è ancora rimandato…

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Foto: motogp.com

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1 commento

  1. FRA 1988 ha detto:

    Il campionato costruttori dell’anno scorso l’avrebbe vinto Yamaha senza lo scandalo delle valvole pneumatiche.
    Questo titolo avrebbe maggior significato dato che Ducati sta andando molto meglio del 2020.