25 Ottobre 2021

MotoGP, Ducati KO a Misano: la maledizione della curva 15

Il week-end MotoGP di Misano-2 si rivela una batosta per il team Ducati factory. Pecco Bagnaia e Jack Miller sono caduti entrambi alla curva 15

MotoGP, Pecco Bagnaia a Misano

Il team Ducati factory chiude il week-end di MotoGP a Misano con zero punti. Jack Miller è caduto dopo tre giri alla curva 15, Pecco Bagnaia al giro 23… nello stesso punto. Un KO pesante da digerire e che ha consegnato il titolo mondiale a Fabio Quartararo su un piatto d’argento. La disperazione era visibile nella reazione di Davide Tardozzi nel momento in cui è caduto il piemontese, con il team manager che ha sbattuto i pugni a terra.

Ma il doppio scivolone alla 15 è una coincidenza? Jack e Pecco sono gli unici piloti ad aver montato la mescola dura all’anteriore. In griglia sono arrivati con la media, poi hanno cambiato strategia. E’ stato quello l’errore cruciale? “Non ha niente a che fare con questa curva e le Ducati – spiega l’australiano -. Ha più a che fare con la scelta delle gomme. Volevamo provare la gomma anteriore dura. Intorno alle 13:00, sembrava la decisione perfetta, un capolavoro. Ma poi le nuvole sono uscite poco prima della partenza e la temperatura della pista era praticamente al limite. Non faceva più abbastanza caldo“.

La versione di Pecco e Gabarrini

Pecco Bagnaia ha un’opinione un po’ differente dal compagno di team. “Secondo me la scelta della gomma è stata buona perché mi ha aiutato in fase di frenata. Sabato e nel warm-up la la gomma anteriore morbida era per me al limite. La gomma dura anteriore è stata la scelta giusta. Il problema era che dovevo attaccare ad ogni giro perché se allentavi un po’ su un giro la gomma si raffreddava e potevi cadere“.

Gli fa eco il capotecnico Cristian Gabarrini. “Dovevamo massimizzare il divario di punti tra Pecco e Fabio, quindi la strategia è stata giusta. Nel giro prima della caduta aveva accumulato un gap di nove decimi su Marc Marquez. Quindi la scelta è stata giustissima“. Peccato che a chiudere il discorso iridato sia stata una caduta ancor prima dell’aritmetica. “Quest’anno, soprattutto ad inizio stagione, abbiamo raccolto meno di quanto avremmo potuto. Ma le ultime gare parlano da sole – ha concluso Gabarrini -. Quindi lo metterei tra i 4-5 piloti che di diritto possono puntare al titolo MotoGP 2022“.

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