MotoGP Ducati gongola “Jorge Lorenzo è un vero uomo squadra”

Dal gesto di rabbia in Argentina, quando aveva buttato per terra la GP17 dopo la caduta al primo giro, alla gioia dopo il primo podio (terzo posto) a Jerez. L’ancora breve storia di Jorge Lorenzo condottiero Ducati è piena di aneddoti e Paolo Ianieri, firma MotoGP della Gazzetta dello Sport, ne rivela qualcuno nell’edizione di mercoledi 10 maggio.

Racconta il direttore sportivo Davide Tardozzi: “Di piloti attaccati alla squadra come Jorge Lorenzo ne ho visti pochi. Lui crede in questa missione, si è calato totalmente nella parte e si è messo in discussione ogni giorno. Lui che ha vinto cinque Mondiali e quindi non è l’ultimo arrivato ad un certo punto ci ha preso da parte e ci ha detto: “Aiutatemi”. Parole che mi hanno stupito e mi sono piaciute tantissimo.”

Lorenzo ha portato la Ducati sul podio dopo quattro gare, esattamente come aveva fatto Valentino Rossi nel 2011. I risultati ben inferiori alle attese di questo primo scorcio di stagione facevano temere che il maiorchino potesse andare incontro alle stesse (biennali) delusioni dell’illustre predecessore. Invece la gran gara spagnola, su una pista che negli ultimi anni si era rivelata poco adatta alla quattro cilindri bolognese, ha cambiato decisamente gli umori.

“Io nelle ultime gare avevo visto progressi, non è vero che siano state tutte così negative” prova a spiegare il capo delle corse Luigi Dall’Igna. “Purtroppo il divieto delle ali lo abbiamo pagato caro, ma stiamo crescendo. Ci credevo proprio per quello che avevo visto nelle gare precedenti e per come Giorgio sta capendo e si adatta alla moto.”

In Francia, il 21 maggio, sarà interessante capire se Jerez è stato un fulmine a ciel sereno o l’inizio della riscossa.

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