26 Maggio 2022

MotoGP, Dovizioso senza speranze: “Mi dispiace per chi lavora con me”

Andrea Dovizioso vive uno dei momenti più difficili della sua carriera in MotoGP. Al Mugello poche speranze di un buon risultato.

MotoGP, Andrea Dovizioso

Andrea Dovizioso approda al Mugello in uno dei momenti più critici della sua carriera in MotoGP. La Yamaha in poco tempo è passata dall’essere una moto “facile” per i rookie ad un prototipo che si guida in una finestra stilistica molto ristretta. E che in questo momento solo Fabio Quartararo riesce a sfruttare. Del resto il feeling tra il francese e la YZR-M1 è stato roseo sin dai primi passi in classe regina, tutt’altra storia per il veterano forlivese ex Ducati. Dopo l’addio alla Desmosedici alla fine del 2020, ha preso qualche mese di stop per valutare la migliore occasione per il ritorno, trovandola con il team satellite della Yamaha. Almeno questo era il pensiero iniziale…

Dovizioso in un momento difficile

Sono già 12 le gare disputate in sella alla M1, quattro sessioni di test, ma Andrea Dovizioso non ha mai centrato una top-10. Impensabile per un professionista che per tre volte si è confermato vicecampione MotoGP con la Ducati, vincendo 15 Gran Premi. Arriva al GP del Mugello con un opaco 20° posto in classifica, alle sue spalle solo i rookie Binder, Di Giannantonio e Gardner. Si ritrova in una situazione per molti versi simile a quella vissuta da Valentino Rossi nella scorsa stagione, costretto ad adattarsi ad una moto sensibilmente diversa da quella che aveva guidato in passato. Potrebbe essere la sua ultima gara al Mugello in classe regina, anche se è un discorso che preferirebbe non sentire. “Mi infastidisce un po’, perché alla fine siamo in una posizione privilegiata. Tutto quello che succede, la moto che guidi e tutto quello che le persone fanno per te: questo è un privilegio e ne sono consapevole“.

La pressione della MotoGP

Senza risultati sarà difficile pensare di trovare spazio per la prossima stagione, soprattutto se Dorna deciderà di lasciare vuote le due posizioni della Suzuki. “Se solo potessi godermela, anche senza risultato… Ma non è così“, commenta Andrea Dovizioso a Speedweek.com. “Quando sei abituato a stare davanti, è dura. Quando guidi a questo livello, nella categoria più alta, non dici: ‘Va bene, viviamo il lato positivo’“. I rapporti con Razlan Razali iniziano ad incrinarsi, Yamaha gli ha ribadito massima fiducia, ma i cambiamenti necessari al forlivese non arriveranno da Iwata. La Casa giapponese ha vinto con Quartararo ed è prima con lo stesso pilota. Una situazione difficile che non inficia la sua vita privata: “Sono molto felice della mia vita“, conclude Dovizioso. “Ma è difficile nei weekend di gara… Mi dispiace anche per tutte le persone che lavorano con me. Quando le cose non vanno bene influisce anche su di loro loro. Mi dispiace molto per questo“.

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