27 Marzo 2022

MotoGP, Dovizioso futuro incerto: “Ci sono altre cose da capire”

Andrea Dovizioso continua l'adattamento con la Yamaha M1, ma il suo futuro in MotoGP è incerto: non è solo questione di risultati.

MotoGP, Andrea Dovizioso

Due punti in due gare per Andrea Dovizioso in questo primo squarcio di stagione MotoGP. In Indonesia la sua Yamaha M1 si è spenta dopo pochi giri per un problema di elettronica, non aiutando certo il compito di adattamento del pilota forlivese ad una moto sostanzialmente differente dalla Ducati Desmosedici GP. Approderà in Argentina con tanti interrogativi da sciogliere, in vista della decisione finale: continuare per un altro anno con il team satellite RNF oppure dire definitivamente addio al Motomondiale.

Dopo 15 Gran Premi vinti in carriera e aver chiuso da vicecampione per tre volte, Andrea Dovizioso affronta la sfida più difficile della sua carriera. E’ salito per la prima volta sulla YZR-M1 lo scorso settembre, senza nessun test propedeutico, catapultandosi in una dimensione assai diversa da quella Ducati, con un nuovo staff tecnico e in un team che stava vivendo una profonda riconversione societaria (ancora in corso). Il suo futuro passa innanzitutto dai risultati, frutto dell’intesa con il prototipo di Iwata, e dal destino della squadra di Razlan Razali… Ma l’attenzione del veterano della MotoGP è puntata solo sul primo punto.

Yamaha e lo stile di guida

Nel Gran Premio di Mandalika ha avuto modo di osservare meglio il duo factory formato da Franco Morbidelli e Fabio Quartararo. L’adattamento alla M1 è anche un lavoro di studio dei movimenti in sella e dei dati della telemetria. “E’ incredibile come i piloti Yamaha debbano guidare per essere veloci“, ha detto il pilota WithU. “Vedere esattamente cosa sta facendo un altro pilota davanti a me è molto più utile di molti altri test“. Per Andrea Dovizioso non sarà semplice guidare come loro in tempi brevi, ma il mercato stringe… “Sono abituati alle caratteristiche di questa moto ed è normale che riescano a controllarla in questo modo. È davvero speciale guidare una MotoGP del genere… Franco non raddrizza molto la moto in fase di trazione, ad esempio accelera solo a metà curva“.

Dovizioso e il futuro in MotoGP

Con la Desmosedici GP trovava il suo punto forte in staccata, con la Yamaha M1 Andrea Dovizioso deve sfruttare altre sezioni, come la percorrenza a centro curva, dove il prototipo di Iwata eccelle in quanto ad agilità. “È uno stile opposto e non è facile cambiare quello che ti passa per la testa“. Dopo appena due round non si possono fare previsioni, le idee saranno più chiare tra un mese, quando il campionato MotoGP approderà in Europa e i ritmi del mercato piloti, dei contratti e dei progetti futuri inizieranno a bussare alla porta dei vari motorhome. “Siamo ancora all’inizio, al momento faccio ancora fatica a capire il potenziale della moto ed è difficile fare previsioni“, ha spiegato alla CNN Indonesia. “Mi sento diverso dagli altri piloti Yamaha perché sono esperti mentre io sono nuovo. Quello che ho sentito l’anno scorso nelle ultime cinque gare è lo stesso feeling di quest’anno“.

Durante l’inverno la M1 non ha compiuto grandi passi in avanti, specialmente a livello di motore. Andrea Dovizioso non nota grandi differenze in questa area, nonostante nel finale di stagione MotoGP 2021 abbia guidato un prototipo 2019 con qualche aggiornamento. “Il motore è sempre lo stesso anche se guido una moto factory“, ha aggiunto il 36enne forlivese, il più anziano sulla griglia della Top Class. Inutile parlare di contratto in questo momento del campionato: “Al momento è impossibile saperlo. Non mi concentro su questo perché ci sono altre cose da capire. Non lo so e non sono preoccupato per questo“.

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