27 Aprile 2022

MotoGP, dott. Charte: “Con Marc Marquez c’è più pressione”

L'infortunio di Marc Marquez a Jerez 2020 ha spinto a cambiare i protocollo medici in MotoGP: il racconto del dott. Angel Charte.

MotoGP, Angel Charte

Il dott. Angel Charte è capo del servizio di medicina interna dell’ospedale universitario di Dexeus e direttore del servizio medico Quirónsalud della MotoGP. Dal 2012 è l’angelo custode dei piloti del Motomondiale, la sua missione è iniziata nell’anno successivo alla morte di Marco Simoncelli. Negli ultimi anno ha affrontato incidenti mortali, come quello di Jason Dupasquier, e altri gravi come quello di Marc Marquez a Jerez nel 2020. Un episodio che ha spinto l’organizzazione medica a riorganizzarsi, perché farlo rientrare in pista quattro giorni dopo l’intervento al braccio è stato un errore.

Marc Marquez caso “unico” in MotoGP

Dopo quanto avvenuto con il fenomeno di Cervera, il dott. Charte ha incontrato il Direttore Generale della FIM e il Dr. David MacMagnus (direttore della Commissione medica della FIM). “È difficile cambiare gli articoli, ma ho un filo diretto con la FIM e MacMagnus – racconta in un’intervista ad ‘AS’ -. Gli ho chiesto di fare più test sui piloti dopo un grave infortunio e non fare quattro movimenti che non portano a nulla. Abbiamo introdotto neurochirurghi, oftalmologi e traumatologi, tutti consulenti da parte nostra. Nonostante il pilota ci porti alcune relazioni del suo specialista, abbiamo il potere di consultarci con i nostri consulenti e decidere se è idoneo o meno a scendere in pista“.

Non ci saranno più ritorni “miracolosi” come quello di Marc Marquez o di Jorge Lorenzo dopo l’infortunio di Assen nel 2013. “Il caso Marquez è speciale… Le segnalazioni che avevamo ricevuto erano assolutamente corrette e quando sale in moto parte davanti. Un tempo ragionevole era trascorso secondo il codice medico esistente, i test sono stati eseguiti e Marquez ha ricevuto l'”idoneità” perché ha superato tutti i test. Successivamente abbiamo cambiato il codice medico e ora siamo più esigenti“.

La pressione mediatica

Il rientro anticipato del pluricampione MotoGP in Andalusia ha causato nuovi problemi mentre apriva una finestra in casa. E’ stato necessario un secondo intervento chirurgico, a distanza di qualche mese anche una terza operazione. Il dott. Mir è finito al centro delle critiche, ma il nuovo protocollo eviterà casi del genere in futuro, anche se il nome Marc Marquez ha aumentato la pressione sui dottori e sulla vicenda in generale. “Quello di Marquez è un problema complicato per via del personaggio – ha sottolineato il dott. Angel Charte -. La pressione aumenta molto per il dottore e poi tutti parlano e dicono… Abbiamo avuto casi molto gravi in ​​Moto2 e Moto3 che sono passati avanti e non sono venuti alla luce. È chiaro che ci sono più media“.

Foto: Motogp.com

Lascia un commento