19 Giugno 2022

MotoGP, doccia fredda Bagnaia: “Ho sbagliato, mai visto una caduta così”

Pecco Bagnaia deluso dopo la gara MotoGP al Sachsenring: la caduta dopo tre giri mette fine ai sogni di vincere il Mondiale.

Pecco Bagnaia, MotoGP

La caduta di Pecco Bagnaia è un duro colpo al cuore per Ducati che vede infrangersi le ultime speranze di lottare per il titolo MotoGP. Adesso sono 91 i punti di distacco tra il pilota piemontese e il leader Fabio Quartararo, un’eternità anche se mancano dieci gare alla fine. A questo punto lo scettro iridato è nelle mani del campione della Yamaha, dipenderà solo da lui l’esito di questa stagione.

Un errore di Pecco

La gara del Sachsenring è durata appena tre giri per Pecco Bagnaia che era francobollato alla M1 di Quartararo, partito meglio allo spegnimento dei semafori. La strategia era quella di lasciare un certo margine per non causare l’aumento della pressione all’anteriore. Ma la caduta quasi inspiegabile ha mandato in frantumi un intero Gran Premio che era iniziato alla grande. “Parto dal presupposto che sulla moto c’ero io e se sono caduto ho fatto uno sbaglio. Dai dati non si capisce il motivo, è quasi inspiegabile, è difficile capire cosa sia successo – spiega Bagnaia -. Si poteva pensare ad una gomma non in temperatura, ma non era così. Quel giro ero andato anche più dolce sul gas, quindi è strano che abbia perso così il posteriore“.

I motivi della caduta

Musi lunghi e tanto sconforto nel box Ducati che domani si metterà in viaggio verso Assen, prossima tappa del calendario MotoGP prima della pausa. Saranno giorni in cui si guarderanno i dati della telemetria per chiarire la causa di quanto accaduto. “Cadute del genere non le ho mai viste così, le vedo al Ranch quasi tutti i sabati – prosegue Pecco Bagnaia -. Per me è difficile capire la dinamica della caduta dopo un week-end così… fa girare ancora di più i coglioni. Bisogna sempre trovare un lato positivo delle cose, mi è molto difficile in questo momento. Ancora un’altra volta ero davanti, avremmo lottato per la vittoria, Fabio in questo momento è l’unico che non fa errori, guida la Yamaha come va guidata e questo fa la differenza“.

Lo sconforto del pilota

Due erano le possibili strategie di gara, a seconda di chi avrebbe chiuso al comando dopo la prima curva. “O partivo bene io e cercavo di gestire o era lui davanti e se nei primi due giri non riuscivo a stare davanti rallentavo un po’ per non scaldare la gomma davanti. Questo è quanto ho fatto. Come ho visto che stava spingendo tanto non ho insistito a restargli appiccicato per non far alzare troppo la pressione della gomma. Con me dietro non sarebbe riuscito a fare quel passo lì, non avrebbe girato sull’1’22” basso. Alla fine è difficile dire qualcosa, lui ha vinto ed è stato più bravo“. Difficile trovare le parole dopo un simile week-end di MotoGP, impossibile trovare alibi. “Se sono caduto è perché evidentemente ho sbagliato qualcosa, così è difficile criticare qualcosa se non il fatto che mi sono steso“.

Ma Pecco Bagnaia ha avvertito qualche presentimento alla partenza? “Il livello di grip era abbastanza basso nel warm-up lap, ma nei primi due giri anche Fabio non sembrava al cento per cento. A metà gara avrei potuto fare la differenza… Con il senno di poi dico queste cose, l’unica cosa che c’è da dire è che Fabio è stato più bravo“.

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