17 Febbraio 2023

MotoGP, Davide Tardozzi: “La Ducati ha un punto debole”

Davide Tardozzi fa un bilancio della Ducati dopo il test MotoGP in Malesia. Alcuni dettagli della nuova Desmosedici GP23.

La prima uscita preseason MotoGP del 2023 promuove il lavoro svolto dagli uomini della Ducati nella pausa invernale. La casa emiliana partiva già da una base consolidata che ha consentito a Pecco Bagnaia di vincere il titolo mondiale 2022, quindi è stato più facile apportare miglioramenti che consentissero di fare un altro step. Anche se Davide Tardozzi, team manager Ducati Corse, non è ancora pienamente soddisfatto del grado di evoluzione maturato dalla DesmosediciGP23.

Ducati da limare a Portimao

Nel prossimo test Irta ci sarà da mettere a punto alcuni dettagli di elettronica e aerodinamica prima del GP del Portogallo. Ducati ci conferma essere la migliore moto in griglia in questo momento, ma guai ad adagiarsi sugli allori. Sia Pecco Bagnaia che Enea Bastianini hanno chiesto alcuni cambiamenti e correzioni. “Bagnaia ci ha detto che il prototipo 2023 ha dei punti di forza, ma c’è un punto debole rispetto alla moto 2022, su cui dobbiamo ancora lavorare. Ha chiesto che venga risolto per Portimao e che dobbiamo assecondare la richiesta del campione del Mondo – sottolinea Davide Tardozzi a MotoGP.com -. Bastianini ha detto esattamente le stesse cose. È un aspetto che non lo fa sentire a suo agio con il suo stile di guida, ma ne riparleremo a Portimao“.

Alex Marquez che sorpresa!

Rispetto ad un anno fa Ducati è sicuramente più avanti nell’evoluzione della Desmosedici, gli errori commessi nella preseason 2022 non sono stati ripetuti. La nuova specifica di motore è confermata e resta il punto fisso intorno a cui gravitano le prossime modifiche. “Alcune cose sono andate bene, altre no, ma è quello che succede ogni anno qui a Sepang“, ha spiegato il 64enne manager ravennate. In Malesia “abbiamo lavorato sulla moto 2023 per un giorno e mezzo, poi siamo tornati sulla 2022 per vedere le differenze e ascoltare i feedback dei piloti“. Tutti hanno dimostrato di poter dire la loro nella prossima stagione MotoGP, compresi i piloti dei team satelliti. “Alex Marquez vuole dimostrare perché è un campione del mondo, siamo molto contenti della preseason che sta facendo. Crediamo che questa moto possa esaltare alcuni dei suoi punti di forza“.

L’evoluzione del prototipo MotoGP ’23

Diverse le componenti testate a Sepang, tra cui un nuovo forcellone che però sembra mai comparso sulle Ducati di Enea Bastianini e Pecco Bagnaia. A provarlo ci hanno pensato la coppia Pramac Martin-Zarco, anche se si tratta di lievi modifiche riguardanti forma e dimensioni dell’apertura in cui passa la catena. È possibile che Ducati abbia cercato di risolvere i problemi di aderenza e trazione del posteriore modificando leggermente il forcellone al fine di gestire meglio queste forze. All’attenzione degli osservatori più attenti non è sfuggita la nuova configurazione per i dispositivi holeshot, con i dadi di azionamento più vicino alla mano dei piloti e posizionati sulla parte superiore del manubrio sinistro. Ducati vuole semplificare la vita ai suoi piloti nelle fasi precedenti allo spegnimento dei semafori.

Enea Bastianini a Sepang

L’aerodinamica della Ducati GP23

La Casa di Borgo Panigale si è concentrata ancora una volta sull’aerodinamica. Ma per la prima volta hanno copiato un’idea Aprilia, portando le carenature laterali con effetto suolo ai test di Valencia e aggiornandole per Sepang. Il vantaggio delle carenature laterali a effetto sta nella riduzione della resistenza aerodinamica rispetto a quelle utilizzate dalla Ducati nelle ultime due stagioni. Ma in altre aree sembra che i diffusori aiutino molto di più delle carenature laterali a effetto suolo.

Pecco Bagnaia sembra abbastanza convinto di sentirsi meglio con i diffusori rispetto alle grandi carenature laterali, soprattutto in entrata di curva. Tuttavia, sembra che il compagno di squadra Enea Bastianini sia ancora un po’ indeciso, dato che ha avuto una moto con ogni configurazione fino alla fine dei test di Sepang. Sulla Desmosedici GP23 il set di ali superiore ha una superficie maggiore rispetto alla moto 2022, la carenatura arretra un po’ nel punto in cui si trova l’ala del sidepod. Sulla versione 2023, la carenatura non arretra affatto e si estende chiaramente più in avanti rispetto alla versione precedente.

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Foto di Valter Magatti

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