6 Ottobre 2019

MotoGP, Danilo Petrucci: “Vinales sempre sul podio, 3° posto difficile”

Danilo Petrucci 9° in Thailandia, scivola in quinta posizione in classifica generale. La sfida per il podio iridato si fa complicata: "Dobbiamo capire cosa sta succedendo".

Danilo Petrucci

Ancora un week-end deludente per Danilo Petrucci in Thailandia, un tracciato che fino allo scorso anno era considerato filo-Ducati. Dopo la vampata nelle qualifiche e la conquista del quinto posto, si è spento dopo pochi giri, ritrovandosi a lottare con Aleix Espargarò e Valentino Rossi nel fondo della top-10. “Certamente non sono soddisfatto, soprattutto per i primi cinque o sei giri. Ero già cinque secondi indietro rispetto a Dovizioso“.

Il responso finale condanna Danilo Petrucci al nono posto con ben 23 secondi di ritardo da Marc Marquez. Sostanzioso anche il gap dal compagno di box Andrea Dovizioso: “Avevamo optato per una mappatura per risparmiare gas e pneumatici. Ma non penso che sia stato un problema. Ero contento del divario con Dovi, due decimi al giro, anche se sarebbe meglio fosse pari a zero“. Nel finale di gara ha dovuto fare i conti con il connazionale Valentino Rossi, ma un errore gli è costato caro. “Ho spinto per raggiungere Vale. Poi ho fatto un errore, la marcia è saltata fuori. Vale mi ha visto poi tornare, ha spinto di nuovo e mi sono avvicinato. Ho rinunciato a tre giri dal traguardo, perché c’erano tre secondi“.

Ancora una volta Danilo Petrucci resta assorto fra tanti dubbi, fatica a trovare trazione al posteriore. Resta in lotta per il terzo posto finale, ma dopo la gara thailandese scivola al quinto posto. Davanti ci sono Rins (+5) e Vinales (+1). Ma per il podio iridato serve una decisiva svolta che al momento non si intravede. “La nona piazza non è buona, volevo arrivare tra i primi 5. Dobbiamo capire cosa sta succedendo. Non era quello che volevo. Stiamo ancora lottando per il terzo posto nel Mondiale. Ma Viñales è sempre sul podio, quindi non possiamo dire di essere più veloce di lui. Siamo migliorati nelle ultime due o tre gare ma non è abbastanza“.

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