17 Dicembre 2021

MotoGP, Danilo Petrucci striglia KTM: “Non era la moto che volevamo”

Danilo Petrucci non nasconde l'amarezza per aver dovuto lasciare il paddock MotoGP. Dopo la Dakar potrebbero aprirsi le porte del MotoAmerica con Ducati.

Danilo Petrucci

Danilo Petrucci dopo l’addio nostalgico alla MotoGP è di stanza a Dubai, dove si allena in vista della Dakar in programma dal 2 al1 4 gennaio. Non c’è tempo per andare in vacanza, tutto rinviato alla fine del prossimo mese, quando sarà anche il momento di programmare il futuro. Continua a vestire i colori KTM ma le strade potrebbero presto dividersi. Il pilota umbro ha intenzione di continuare sull’asfalto, nonostante l’amore per la sabbia e lo sterrato sia smisurato. C’è una concreta possibilità nel MotoAmerica, dove andrebbe a prendere il posto di Loris Baz, in sella al mai dimenticato marchio Ducati. Ma ogni trattativa è rinviata alla seconda metà di gennaio.

Petrucci alla prima esperienza Dakar

Adesso l’attenzione è puntata sul Rally Dakar, un sogno che Danilo Petrucci coltiva da ragazzino. Quando ormai le strade del mercato piloti MotoGP erano chiare, la scorsa estate i fratelli Bierer hanno offerto quest’alternativa al pilota italiano della Tech3. Non ha esitato ad accettare, pur provando a tastare il terreno intorno. “Non posso essere competitivo a livello internazionale nel motocross o nell’enduro, ma potrei avere un vantaggio alla Dakar. Sono vecchio e pesante in MotoGP, ma sono uno dei più leggeri e giovani nei rally”.

Il fisico è stato spesso un ostacolo per Petrux, sia con la Desmosedici che con la RC16. Difficile non stressare la gomma posteriore o trovare un telaio adatto alla sua stazza. Poi ci si è messo il mercato a spingerlo fuori dal paddock, con KTM che aveva due talenti in casa, Remy Gardner e Raul Fernandez. C’era il serio rischio di poter perdere una delle due pedine, con il vicecampione vicino a Yamaha durante l’estate, ma blindato da un contratto che difficilmente lo slega da Mattighofen. “Non sono arrabbiato con nessuno, solo dispiaciuto di non poter essere più utile alla squadra“, ha spiegato a Speedweek.com. “Pensavano che la moto migliorasse, invece abbiamo faticato“.

L’ultimo capitolo in MotoGP

Nulla da recriminare, Danilo Petrucci sapeva che KTM poteva rappresentare l’ultima spiaggia MotoGP dopo la separazione da Ducati. Ha dovuto provarci ad ogni costo per non restare fuori dai giochi, non ha avuto fortuna. Ha centrato appena tre top-10 nel 2021, 5° posto a Le Mans come miglior risultato stagionale. Non ha potuto sfruttare la sua esperienza in Ducati con il prototipo austriaco: “Ognuno ha preso la decisione migliore per sé: la fabbrica, il pilota, i vertici“, ha aggiunto Danilo Petrucci. “La moto non era quella che volevamo che fosse. Anche quando i risultati non arrivavano mi sono impegnato di più“.

L’attenzione degli ingegneri è stata rivolta in particolare sul team KTM factory senza però ottenere grandi piazzamenti, anzi. Miguel Oliveira ha sofferto non poco il feeling con le gomme. Negli ultimo nove Gran Premi il portoghese non ha mai centrato la top-10. D’altro canto Danilo Petrucci ha trovato un ambiente più umano, senza tensioni con i vertici. Con umiltà ha accettato il nuovo incarico, almeno fino a gennaio. Poi farà i conti con il richiamo delle sirene Ducati e l’asfalto. “Trascorrerò tre settimane nel mezzo del nulla“, dice a proposito dell’esperienza con la Dakar che lo aspetta a gennaio. “Avrò molto tempo per pensare“.

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