29 Settembre 2019

MotoGP, Danilo Petrucci sprint finale: in ballo c’è il futuro

Danilo Petrucci deve trovare la quadra fra grip e peso forma, per tornare al feeling con Ducati di inizio campionato. In gioco c'è il futuro in MotoGP.

Danilo Petrucci

Dopo una prima parte di campionato brillante, costellata da una vittoria, due podi e un quarto posto, Danilo Petrucci sembra aver perso la bussola per la conquista delle prime posizioni. Dopo Brno ha faticato a trovare grip con la Desmosedici e la mancanza di feeling non può imputarsi solo ad una questione di peso. D’altronde fino al Sachsenring ha lottato costantemente per la top-5 e in pochi mesi il suo fisico non è certo cambiato.

Il pilota umbro pesa 78 kg per un’altezza di 1,81 metri. Per fare un confronto, il compagno di squadra Andrea Dovizioso misura 1,76 metri e arriva a 67 chilogrammi, dieci chili in meno rispetto a Danilo Petrucci. Ma non è certo un mistero ed era così già dall’inizio di stagione MotoGP. “È certamente qualcosa che non aiuta“, ha ammesso il pilota umbro. “Ma ogni tracciato, ogni fine settimana, ogni anno è diverso. Se c’è una mancanza di aderenza e poca trazione, come nel caso di Misano, non ho vantaggio“.

PETRUX TRA PESO FORMA E STILE DI GUIDA

Ad influire sulle prestazioni non solo i chili, ma anche lo stile di guida, le temperature e le condizioni dell’asfalto, il layout della pista. “Due anni fa, ho guidato la gara a Misano per lungo tempo e sono arrivato secondo sotto la pioggia. Non c’era molta trazione – ha sottolineato Danilo Petrucci -, ma il mio peso mi ha aiutato ad accelerare in quel momento“. Il terzo posto in classifica piloti rischia di divenire un’ossessione e spinge ad un maggior nervosismo in gara. “La voglia di tornare alle condizioni di inizio campionato ha reso il mio stile di guida un po’ più aggressivo, il che non è di alcun aiuto. Devo diventare più calmo e paziente, ma è più facile a dirsi che a farsi“.

Dopo la gara di Aragon Danilo Petrucci e i tecnici Ducati hanno provato ad esaminare le difficoltà riscontrate soprattutto nelle ultime due gare. Per il Buriram si attendono novità di assetto, elettronica, distribuzione dei pesi, stile di guida. “Quando sono nei guai, non riesco a superare o guidare velocemente. Non appena rilascio il freno, sento una leggera trazione sulla ruota posteriore. Quindi devo rallentare di più la moto nelle curve e tornare al gas in un modo leggermente diverso. Quindi, fondamentalmente, devo lavorare su come guido le curve, ma non è così facile“. Da qui alla prossima primavera c’è in gioco il futuro e non è un mistero che Borgo Panigale stia guardando ad un pezzo da novanta. In pole ci sono Marc Marquez e Jorge Lorenzo.

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1 commento

  1. lamottawalte_13764774 ha detto:

    Se non si dà una “smossa”, gli rescindono il contratto!