15 Settembre 2022

MotoGP, Dall’Igna freddo su Dovizioso: “Non potevamo fare di più”

Gigi Dall'Igna esalta il buon momento nel campionato MotoGP di Pecco Bagnaia. Sull'ex Andrea Dovizioso resta una certa freddezza.

MotoGP, Gigi Dall'Igna

Il vero punto di forza della Ducati Desmosedici è il motore, le sue potenza e accelerazione. Ma dalla scorsa stagione MotoGP la Rossa ha iniziato a risolvere anche quei piccoli difetti in percorrenza di curva, ha limato i dettagli di ciclistica e aerodinamica, ora è una moto competitiva su ogni circuito. Bisogna dare merito all’arrivo dell’ingegnere veneto Gigi Dall’Igna nel 2014, che ha saputo imprimere il suo sigillo sull’intera squadra, dai vertici aziendali fino all’ultimo meccanico, prendendo decisioni coraggiose che inizialmente hanno attirato qualche critica poi si sono rivelate azzeccate. L’ultima in ordine di tempo la scelta di promuovere Enea Bastianini nel team factory.

Una Ducati in splendida forma

La Casa di Borgo Panigale negli ultimi anni ha saputo interpretare al meglio il regolamento, sfruttando le zone grigie, costringendo gli avversari a compattarsi per vietare le novità “straordinarie” come l’abbassatore anteriore in movimento. In questo caso la concorrenza è riuscita a bandirlo dopo un’accesa riunione nell’MSMA. Nonostante tutto la Desmosedici sembra il prototipo più competitivo sulla griglia della MotoGP, quello che meglio si adatta a vari stili. Inoltre ha trovato la sua punta di diamante in Pecco Bagnaia, vincitore delle ultime quattro gare, dieci successi in venti gare. “Penso che sia completamente sbagliato concentrarsi su un solo pilota, almeno dal punto di vista tecnico – sottolinea Gigi Dall’Igna a ‘Mundo Deportivo’ -. I problemi della moto possono spesso essere risolti da un pilota. Quindi è fondamentale trovare una moto che possa essere spinta al limite con diversi stili di guida“.

Pecco candidato al titolo MotoGP

Peccato per quegli errori di dentatura e personali commessi nelle prime gare. Pecco Bagnaia ha le carte in regola per dominare il Mondiale MotoGP, ma i quattro zeri complicano il suo cammino. Il numero sempre più ristretto di test costringe ad operare diversamente, specie in vista del futuro, quando le giornate di prove saranno ridotte ulteriormente. “Siamo partiti un po’ meno competitivi di quanto avremmo voluto, ma devo dire che è stato fatto un ottimo lavoro dai tecnici, per cercare di trovare soluzioni alle domande sorte nelle prime gare della stagione“. Ducati vince e convince, entusiasma, come nella volata finale di Misano tra Enea Bastianini e Pecco Bagnaia, divisi da appena 34 millesimi al traguardo. Nessun ordine di scuderia, “una vittoria è molto importante per qualsiasi pilota. Dobbiamo essere onesti e umani: dobbiamo chiedere ai nostri piloti cose che possano dire ‘si’“.

Il ricordo di Andrea Dovizioso

L’unica indicazione data è di non commettere manovre troppo aggressive su Bagnaia, l’unico pilota del marchio concretamente in corsa per il titolo MotoGP. Deve ancora recuperare 30 punti su Fabio Quartararo in sei restanti gare. “Sarà dura, abbiamo tanti punti da recuperare. Pertanto, in questo momento non dobbiamo pensare al campionato“, ha aggiunto Gigi Dall’Igna. A Misano Pecco trionfava per la quarta volta consecutiva, l’ex ducatista Andrea Dovizioso diceva addio alle corse dopo 21 stagioni. Per tre volte è andato vicino al Mondiale con il marchio emiliano, peccato non aver centrato l’obiettivo, per quel rapporto teso tra pilota e vertici. Senza quell’atmosfera di tensione sarebbe andata diversamente? “Penso che le cose sarebbero cambiate poco. Negli anni migliori, il rapporto umano ai box era all’insegna della tranquillità… durante i GP lavoriamo tutti in modo molto professionale. Non credo che con un clima diverso avremmo potuto fare di più“.

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