16 Gennaio 2023

MotoGP, Dall’Igna punta al bis: “Ma Ducati non fa rivoluzioni”

Gigi Dall'Igna sogna un altro titolo piloti MotoGP e sono pronte novità tecniche per la nuova Desmosedici, ma nessuna rivoluzione.

Gigi Dall'Igna Ducati MotoGP

La Ducati ha vissuto un 2022 da sogno, conquistando tutti i titoli sia in MotoGP sia un Superbike. Quelli piloti erano particolarmente attesi, dato che nel Motomondiale mancava dal 2007 e nel WorldSBK dal 2011.

Ma il tempo dei festeggiamenti è concluso da un po’. La casa di Borgo Panigale sta lavorando intensamente per la nuova stagione sportiva. Punta a vincere nuovamente e non vuole farsi sorprendere dai concorrenti, decisi ad avere la meglio in un 2023 che dovrebbe essere caratterizzato da grandi battaglie in ambedue i campionati.

MotoGP, Gigi Dall’Igna: niente rivoluzioni in Ducati

Grandi meriti per il ritorno al successo della Ducati sono di Gigi Dall’Igna, ingegnere arrivato dall’Aprilia nel 2014 e che ha dato un’impronta significativa al rilancio ducatista. Un genio che i costruttori rivali invidiano, viste le tante innovazioni portate in questi anni e che sono state puntualmente copiate.

Intervistato da Speedweek, il direttore generale Ducati ha risposto sull’eventualità di portare aggiornamenti radicali in MotoGP nel 2023: “Abbiamo alcune cose che immaginiamo possano aiutare i nostri piloti e migliorare le prestazioni complessive della moto. Ma non saranno grandi rivoluzioni. Più potenza? Ogni tecnico deve perseguire questo obiettivo. Con più potenza sei più veloce e per un pilota con motore più potente è più facile vincere“.

Il nuovo inizio sarà migliore di quello 2022

Dall’Igna non ha nascosto la sua enorme soddisfazione per il trionfo dello scorso anno, non iniziato nel migliore dei modi e poi concluso in gloria: “L’obiettivo che mi ero posto quando sono arrivato in Ducati è stato raggiunto. Forse potevamo vincere prima, ma non ce l’abbiamo fatta. All’inizio abbiamo avuto qualche problema, ma non abbiamo perso la calma e abbiamo trovato le soluzioni“.

Il team è rimasto unito nei momenti di difficoltà ed è riuscito a vincere. L’ingegnere veneto ha spiegato che il 2022 non era iniziato bene perché, dopo che la Desmosedici GP22 era stata promossa dai piloti nel test a Valencia di fine 2021, nel successivo test a Sepang (dove non si era corso l’anno prima) si sono accorti che qualcosa invece non andava: “Per quest’anno abbiamo imparato – afferma Dall’Igna – e, anche se a Valencia è andata bene, in Malesia porteremo una moto 2022 e una 2023. Così avremo un riferimento e possiamo essere certi dei progressi“. I rivali sono avvisati.

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Foto: Instagram

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