8 Dicembre 2022

MotoGP, Crutchlow contro le gare sprint: “Non faccio io le regole”

Cal Crutchlow critico nei confronti del nuovo format MotoGP. Il collaudatore Yamaha commenta con il suo solito umorismo.

MotoGP, Cal Crutchlow

Dalla stagione 2023 la MotoGP avrà un format rivoluzionario con l’introduzione delle gare sprint. Una scelta che a priori non piace ai piloti, specialmente a quelli di vecchio stampo come Cal Crutchlow. Il collaudatore della Yamaha ha partecipato a sei Gran Premi nel Mondiale 2022 come sostituto di Andrea Dovizioso, raccogliendo subito buoni risultati nonostante l’addio alla Top Class nel 2020. Nel prossimo campionato avrà un ruolo centrale per la Casa di Iwata che chiede tre wild card. Ma acclimatarsi alle Sprint Race non sarà un gioco da ragazzi…

Il nuovo format MotoGP

Il nuovo programma dei weekend MotoGP è stato quasi imposto ai piloti, su delibera dei loro costruttori. Sarà una novità per tutti, chi saprà adattarsi in tempi più rapidi ne trarrà sicuramente beneficio, visto che si assegnerà metà punteggio e, sul lungo periodo di 21 round (42 gare), si riveleranno punti importanti. Cal Crutchlow ne farebbe volentieri a meno: “Sono come un buon vino rosso, divento più veloce verso la fine della gara“, scherza il 37enne britannico. “Personalmente penso sia troppo. È difficile, soprattutto per chi ha una famiglia“. Il nuovo tour de force non spaventa i più giovani, viceversa atleti come Aleix Espargarò, che dovranno stare due mesi lontani da casa. “Per chi è giovane, magari non ha la fidanzata, è una situazione diversa. A me basterebbero 18 gran premi, ma non sono io che faccio le regole e decido dove correre“.

Crutchlow consiglia i colleghi

Il calendario MotoGP 2023 sarà un qualcosa di inedito per piloti, team, logistica, addetti stampa. Sarà uno show dove chi si tira indietro verrà fagocitato dalle logiche di mercato. “Se qualcuno non è soddisfatto, c’è un altro pronto a subentrare. Non è un problema trovare persone che vogliono lavorare come meccanici, cuochi o nell’hospitality. I ​​team sanno che possono sempre trovare un altro dipendente“, sottolinea Crutchlow come riportato da Motorsport-Total.com. “Ci sarà sempre qualcuno che sarà d’accordo, anche se fossero 30 Gran Premi“.

La speranza è che i 22 piloti che parteciperanno al prossimo campionato MotoGP possano trarre benefici almeno dal punto di vista salariale. Solitamente si decide una somma per l’intera stagione, ma ora che le gare raddoppiano, il numero dei GP e i rischi aumentano, bisognerà rivedere gli ingaggi. Cal Crutchlow ricorda la sua situazione contrattuale: “Sono sempre stato intelligente perché mi sono iscritto a ogni gara. Non sai mai cosa succederà. Certo, questo significa anche che quando le gare vengono cancellate non entrano soldi“. Infine un consiglio ironico ai suoi colleghi: “Forse hanno bisogno di manager più sensibili“.

Foto: Facebook Cryptodata Aprilia RNF Motogp Team

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