29 Aprile 2021

MotoGP, Ciabatti: “Giusto separarci da Dovizioso e Petrucci”

Paolo Ciabatti soddisfatto dell'inizio di stagione MotoGP della Ducati. L'addio a Dovizioso e Petrucci, dialoghi con VR46 e obiettivo mondiale.

MotoGP, Paolo Ciabatti e Pecco Bagnaia

La rivoluzione Ducati sta portando i primi frutti in questo inizio di stagione MotoGP. Dopo il divorzio da Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, si respira un’atmosfera più giovanile nei box di Borgo Panigale. Cinque podi su nove nelle prime tre gare, 2° posto in classifica per Pecco Bagnaia, record di velocità massima con Johann Zarco, due pole position su tre. I tecnici della Rossa non hanno cambiato semplicemente la strategia piloti, ma operato al meglio anche sulla parte tecnica.

Obiettivo mondiale

Nonostante il congelamento dei motori, gli ingegneri italiani hanno compiuto un ulteriore step di potenza lavorando sulle altre aree. E anche quest’anno hanno introdotto una “diavoleria” come il dispositivo holeshot all’anteriore e al posteriore. La “piccola” Ducati, con un budget notevolmente più ridotto, riesce a tenere testa ai colossi nipponici Honda e Yamaha. Manca solo la prima vittoria stagionale, anche se nella corsa al titolo MotoGP è sulla retta via. Poco conta se a vincere sia un pilota del team factory o satellite. L’ultimo successo mondiale risale al 2007 con Casey Stoner, l’obiettivo rincorso da anni è mettere fine a questo vuoto iridato. “La cosa più importante è che vinca una Ducati, qualunque essa sia“, confessa Paolo Ciabatti ad ‘AS’.

VR46 secondo team satellite?

Bisogna pensare anche al futuro. I sei piloti hanno un contratto diretto con la casa madre, ma l’estinzione del team Esponsorama potrebbe causare qualche problema. Si discute sia con VR46 sia con Gresini Racing. “La Ducati ha la possibilità di proseguire con tutti e sei. L’unica cosa certa al momento è la continuità con Pramac – aggiunge il Direttore Sportivo -. Ma stiamo parlando con altri team per vedere se possiamo continuare con una seconda squadra indipendente, almeno nel 2022 e 2023 se possibile, perché vorremmo continuare con i piloti che abbiamo“. Le trattative sono in corso, entro il week-end del Mugello le idee saranno ben chiare.

L’era post Dovizioso

Per adesso in Ducati si godono l’ottimo momento con l’ingresso nella squadra ufficiale di Miller e Bagnaia. Una promozione che premia il lavoro svolto da Pramac e dà l’inizio ad una nuova era. “Sì, è vero, e lo dico con tutta l’amicizia che ho con Andrea e Danilo. Dopo tanti anni insieme, a volte la soluzione migliore è andare per la propria strada. Succede nelle relazioni personali… Siamo arrivati ​​a un punto in cui abbiamo preso la decisione migliore per entrambe le parti, che è stata quella di cambiare. E ora lo stiamo provando con piloti che hanno esperienza con la Ducati, perché Miller era in Pramac da tre anni e Bagnaia da due. È ancora troppo presto per sapere se ci daranno risultati migliori“.

Negare l’impegno e i risultati di Andrea Dovizioso sarebbe scorretto, ma il forlivese ha avuto la sfortuna di ritrovarsi a combattere con un Marc Marquez al top della forma. “Battere Marc non è facile, perché è un pilota eccezionale“. Fino ad arrivare al punto di rottura nella scorsa stagione MotoGP. “Se Dovi avesse avuto la possibilità di vincere il Mondiale con noi l’avrebbe fatto, perché era importante per la sua carriera e significava anche fare più soldi ovunque andasse. Ma abbiamo avuto difficoltà ad adattare la moto al suo stile di guida – conclude Paolo Ciabatti -, con gomme che avevano bisogno di un modo di guidare completamente diverso e senza le informazioni che ora abbiamo. Mir l’ha vinto e se lo merita. Bisogna però vedere quando è stata l’ultima volta che un pilota ha conquistato il titolo vincendo una gara“.

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2 commenti

  1. fzanellat_12215005 ha detto:

    Il 2020 è stato un anno anomale e condizionato dalle gomme come mai nella storia( forse solo nel 2016).
    Miller ha fatto una buona annata ma è stato dietro
    al Dovi. Morale: fai la tua miglior stagione ma ti trovi
    dietro. Bagnaia si sta comportando decisamente
    meglio ma ora arriva una tappa difficile.
    Jerez non ha mai portato grandi risultati( ultima
    vittoria nel 2006).