16 Dicembre 2022

MotoGP, caso pressione gomme: arriva il nuovo sistema di controllo

Dalla stagione MotoGP 2023 ci sarà un nuovo sistema unificato per controllare la pressione delle gomme in tempo reale. Le anticipazioni del direttore tecnico Corrado Cecchinelli.

Gomme Michelin MotoGP

Durante la stagione MotoGP è scoppiato il caso della pressione gomme, sollevato da qualche tecnico rimasto anonimo dopo la diffusione di certi dati “sensibili”. Secondo alcune voci Pecco Bagnaia avrebbe vinto a Jerez grazie ad una pressione del pneumatico anteriore inferiore al minimo consentito di 1,9 bar (per la gomma posteriore il minimo regolamentare è di 1,7 bar). Il regolamento prevede che almeno metà della corsa deve essere disputata rientrando nei valori, ma fino al 2022 non c’era un sistema di controllo efficace ed unificato che potesse far rispettare questa norma con massima precisione.

La MotoGP mette le gomme a pressione

Il dibattito è stato ampiamente affrontato nella MSMA, tra i team e Michelin, FIM e Dorna. Finora non era possibile sanzionare i casi al limite del regolamento, perché ogni Casa ha utilizzato sensori differenti che non permettono di acquisire i dati con assoluta certezza. Non essendoci un unico metodo di acquisizione dei segnali, chiunque potrebbe manomettere i valori prima di trasmetterli alla centralina. Dalla prossima stagione MotoGP sarà introdotto un nuovo sistema unificato di controllo, con gli stessi sensori e ricevitori uguali per tutti i costruttori. Mantenersi nei limiti regolamentari sarà facile per quanto riguarda la gomma posteriore, mentre all’anteriore dipende dal tipo di gara che si disputa, se in scia oppure senza avere un avversario davanti a breve distanza. Solitamente si parte con una pressione più bassa, per arrivare a regime dopo una decina di giri circa.

Un nuovo sistema di controllo

Nel 2023 ci sarà un nuovo sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici ad alta tecnologia che rivelerà i dati in tempo reale. Chi non rispetterà la finestra di valori all’interno di una certa tolleranza, si vedrà cancellare i giri veloci nelle prove libere e qualifiche. A dare qualche anticipazione dettagliata è il direttore tecnico della MotoGP, Corrado Cecchinelli, a Crash.net. In gara la violazione sarà determinata contando il numero di giri in cui la pressione media è superiore al minimo specificato da Michelin. “Stiamo ancora discutendo su questi requisiti, ma il concetto è che un giro è valido se la gomma è al di sopra della pressione minima per un determinato periodo di tempo in quel giro. Per una gara, il concetto è calcolare la pressione media su ogni giro e quindi il numero di giri per i quali la pressione media è stata superiore al minimo“.

Pneumatici Michelin e limiti di tolleranza

Il nuovo regolamento sulla pressione dei pneumatici scatterà non da subito, ma verranno concessi tre weekend di gara prima che vengano applicate le nuove sanzioni. I team cominceranno a lavorare sul nuovo sistema già nei prossimi test invernali in Malesia e Portogallo. Riepilogando, la pressione dovrà essere al di sopra della media per almeno metà del numero di giri di gara. Una decisione ritenuta indispensabile in quanto correre al di sotto del minimo regolamentare indicato da Michelin può offrire vantaggi in termini di prestazioni a scapito della sicurezza.

La parte difficile è concordare precisamente come e quando monitorare le pressioni, in quanto interviene anche la temperatura dell’asfalto a modificare i dati. Inoltre è possibile trarre dei vantaggi anche scendendo al di sotto della pressione consigliata, guadagnando qualcosa in termini di grip. “C’è un intervallo consigliato di pressione e temperatura dei pneumatici entro il quale dovresti rimanere, e questo non cambierà“, ha concluso Cecchinelli. La differenza è che “l’anno prossimo avremo un sistema unificato in grado di misurare in modo sicuro la pressione in tempo reale“.

Foto: Michelin Motorsport

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