MotoGP, Carmelo Ezpeleta: “Nessun GP in Asia senza pubblico”
Si lavora sul calendario MotoGP 2020. Valutando anche la possibilità di correre in Asia. "Ma solo con i tifosi, senza sarebbe difficile" ha precisato Ezpeleta.
L’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus sta causando inevitabili problemi ai campionati. Serve di conseguenza far quadrare i conti per garantire una stagione MotoGP 2020, anche se chiaramente ridotta. Si considerano svariate tappe in Europa, ma non è escluso qualche round da disputare oltremare. Con riserve: se nel nostro continente si parla di GP a porte chiuse, sarebbe ben più difficile garantire questa eventualità per gli appuntamenti asiatici. Nello specifico si intende Buriram, Motegi e Sepang.
Carmelo Ezpeleta conferma la possibilità di cominciare a metà luglio in Europa, di preciso a Jerez. Manca solo l’approvazione finale da parte del governo spagnolo. “Siamo nella ‘fase 1’ per quanto riguarda il calendario” ha dichiarato il CEO Dorna a Fox Sports Asia. “La nostra idea è disputare 12-13 GP da luglio ad inizio novembre. Al massimo fino a metà dicembre se invece fosse possibile uscire dall’Europa. Annunci in questo senso però ci saranno non prima di settembre.”
Come detto, bisogna considerare i costi di trasferte così lunghe. “Disputare un Gran Premio in Asia senza spettatori sarebbe davvero difficile” ha ammesso Ezpeleta. “Ci andremo solo se sarà possibile garantire la presenza dei tifosi sugli spalti. Stiamo discutendo questo fatto con vari promoters.” Da ricordare che al Buriram l’anno scorso c’è stata la più alta presenza di pubblico. Al momento in Asia non parliamo di contagi e morti come in Europa, ma ci sono stati vari focolai ed i grandi eventi rimangono per ora proibiti.
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