MotoGP: Capirossi, Dovizioso, il dominio in Moto3… Quante gioie italiane a Motegi!
Il Motomondiale ritorna a Motegi. Un tracciato ricco di bei ricordi per gli italiani, che hanno brillato in MotoGP, Moto2 e Moto3.

Il Motomondiale fa di nuovo tappa a Motegi per la prima volta dal 2019. Una pausa forzata a causa della pandemia, nella speranza che il passaggio del tifone Nanmadol non crei altri problemi… Come sono andati gli italiani in precedenza? Si può dire piuttosto bene, è raro che i nostri non siano saliti sul podio in almeno una delle categorie nel corso degli anni. Guardiamo nello specifico alle classi recenti, ovvero MotoGP, Moto2 e Moto3, in cui non sono mancate anche un buon numero di vittorie. Insomma, sembra proprio che Motegi piaccia parecchio ai ragazzi della nostra penisola, chissà se si ripeteranno anche quest’anno… Intanto rivendiamo gli ottimi risultati ottenuti nelle edizioni precedenti.
MotoGP Motegi, tutti gli orari del Gran Premio del Giappone 2022
MotoGP
Erede della storica 500cc dal 2002, quindi con il maggior numero di edizioni del GP a Motegi. Dobbiamo guardare però alla doppia denominazione, visto che il round del Giappone s’è disputato a Suzuka fino al 2003, quando l’ex Twin Ring, ora Mobility Resort Motegi, ha preso definitivamente il suo posto. Dal 2000 al 2003 invece ha ospitato il GP del Pacifico, non sono mancati ottimi risultati per gli italiani. Nel 2002 Valentino Rossi e Loris Capirossi infatti sono protagonisti sul podio, 2° e 3° dietro ad Alex Barros. L’anno dopo risuona l’inno di Mameli grazie a Max Biaggi, netto vincitore davanti al Dottore ed a Hayden. Due podi accomunati dal fatto di essere due triplette targate Honda. Dal 2004 il GP del Giappone si sposta a Motegi, con Rossi sul podio, per poi avere il “quadriennio italiano”. Loris Capirossi centra tre vittorie consecutive assieme a Ducati, anzi nel 2006 il podio è tutto tricolore con Rossi e Melandri, con il campione di Tavullia a completare l’opera nel 2008. Seguono parecchi anni senza vittorie, anzi iniziano a dominare gli spagnoli, con solo il binomio Stoner-Ducati a rappresentare un diversivo nel 2010. Dal 2011 al 2013 però gli italiani spariscono dal podio a Motegi, prima di riapparire con Rossi (due volte) ed Andrea Dovizioso. Questo nel 2016, preludio alla vittoria dell’anno successivo dopo un’eroica battaglia contro Marc Marquez sotto la pioggia. Quest’ultimo però sarà il dominatore delle due edizioni successive, con Dovizioso a fare nuovamente capolino sul podio solo nel 2019, quando è terzo.
Moto2-Moto3
La storica 250cc scompare nel 2009 per lasciare così spazio alla classe intermedia attuale. Il primo guizzo tricolore si verifica nel secondo GP del Giappone per la Moto2, con Andrea Iannone in trionfo su Marc Marquez. Segue poi un bel digiuno, finché non ci pensa Franco Morbidelli col suo 3° posto conquistato nel 2016. Ma per tornare a vincere bisogna aspettare il 2018: Pecco Bagnaia ringrazia la squalifica per Fabio Quartararo, vincitore in pista, ed “eredita” il trionfo a Motegi davanti al connazionale Lorenzo Baldassarri. L’anno successivo infine ci pensa Luca Marini, che si prende di forza il terzo successo in carriera, il secondo consecutivo dopo quello in Thailandia. E la Moto3? Quella arriva nel 2012, con Alessandro Tonucci sul podio in quella prima edizione. Seguono due anni di digiuno, in seguito gli italiani non si sono più fermati. Dominio ininterrotto dal 2015 al 2019, vittorie solo tricolori firmate nell’ordine da Niccolò Antonelli, Enea Bastianini, Romano Fenati, Marco Bezzecchi e Lorenzo Dalla Porta. In più occasioni ci sono due nostri portacolori sul podio, l’apoteosi è però nel 2017: podio totalmente azzurro con Fenati, Antonelli e Bezzecchi.
Foto: motogp.com
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