15 Settembre 2022

MotoGP, Cal Crutchlow: “Yamaha soffre l’effetto Marc Marquez”

Cal Crutchlow ritorna nel paddock MotoGP a distanza di un anno dalla sua ultima uscita. Sostituirà Andrea Dovizioso nel box RNF.

MotoGP, Cal Crutchlow

Nel paddock della MotoGP si rivede Cal Crutchlow, la sua ultima uscita in gara risale ad Aragon 2021, conclusa appena un soffio fuori dalla zona punti. Il collaudatore della Yamaha dovrà affrontare sei Gran Premi da qui a Valencia al posto di Andrea Dovizioso, che ha deciso di risolvere il contratto anticipatamente e salutare amici e colleghi nella sua Misano. Non si pone nessun obiettivo se non quello di aiutare i tecnici di Iwata a sviluppare la YZR-M1 2023, dal prossimo anno ci saranno solo due prototipi in pista dopo l’addio del team satellite RNF. I suoi dati serviranno per allestire un buon pacchetto in ottica test di Valencia.

L’addio alla MotoGP di Dovizioso

In ballo non c’è nulla per Cal Crutchlow, né il titolo né una vittoria in gara, ma assicura il 100% in ogni weekend di MotoGP. “La gente mi dice ‘hai intenzione di sostituire Dovi’, ma non puoi sostituirlo, Dovi è un grande pilota“. Il Mondiale “ha perso l’ultimo pilota autentico, una persona vera che non è un robot, nulla da dire contro gli altri piloti. E’ stato fantastico poter correre con il Dovi per così tanti anni. Era un ragazzo speciale, sempre fedele a se stesso, non cambiava mai mentalità, qualunque cosa accadesse. Questo la dice lunga sulla persona che è“, ha detto il collaudatore di Coventry.

Non manca l’umorismo che ha sempre contraddistinto Crutchlow all’interno del paddock, con Jack Miller felice di rivedere il caro amico di “notti brave”. Quando Yamaha l’ha informato che avrebbe sostituito Andrea Dovizioso da Aragon in poi ha dovuto annullare alcuni impegni. “L’ho telefonato e gli ho detto che mi doveva molti soldi per aver dovuto annullare una vacanza con le mie ragazze, perché coincidevano con queste gare“, ha scherzato l’ex pilota Honda. Saranno otto settimane davvero impegnative per Cal, comprensive non solo di sei gare ma anche di due test. “Solo Dio sa quante volte andrò in giro per il mondo, ma è così che stanno le cose. È qualcosa che ho accettato molto tempo fa“.

Yamaha e la “sindrome di Marquez”

Cal Crutchlow sa di intervenire in una fase delicata del progetto Yamaha MotoGP. Soltanto Fabio Quartararo riesce a portare al limite la M1, l’intenzione degli uomini di Iwata è avvicinare gli altri piloti al campione francese. “Penso che [Yamaha] abbia l’effetto Marc Marquez di essere l’unico in grado di guidare la Honda… La Yamaha sta lavorando duro per avvicinare gli altri piloti alla velocità di Fabio“. E’ tutta una faccenda di stile di guida, semplice in teoria, ma difficile applicare in pratica. Il veterano Andrea Dovizioso ha fallito nell’impresa. “Non credo che gli altri piloti stiano facendo un cattivo lavoro. Penso che Fabio stia facendo un lavoro incredibile. Quello che fa con la moto è molto, molto speciale, sa come ottenere il massimo da essa. Perché dico che è l’effetto Marc Marquez… perché so come lo fa, posso vedere come lo fa, anche guardandolo in TV, ma non puoi farlo“.

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