2 Gennaio 2019

MotoGP, Cal Crutchlow: “Tornare in pista a febbraio non è facile”

Cal Crutchlow racconta lo sforzo fisico dei piloti MotoGP al ritorno in pista dopo la pausa invernale. E confessa: "Nessuno è mai al 100%".

Piloti fermi dal 29 novembre in attesa di poter tornare in pista per il primo test ufficiale del 2019 in programma a Sepang agli inizi di febbraio: dall’1 al 3 gireranno i collaudatori, il 4 e 5 non sono previste attività in pista, ma si lavorerà in vista dei tre giorni di test dal 6 al 9 febbraio. Dopo oltre due mesi di inattività sulle MotoGP i piloti ritorneranno in sella ai prototipi quattro cilindri per mettere a punto ogni dettaglio in vista dell’inizio del campionato.

Dopo la lunga pausa invernale tornare in pista non sarà facile per nessuno: “Difficilmente riesci ad alzarti dal letto, il collo fa male“, ha spiegato Cal Crutchlow a ‘The Telegraph’. I test servono non solo ai tecnici per definire lo sviluppo della moto, ma anche ai piloti per ritornare in forma in ottica campionato, per quanto sia possibile. Molti dicono sempre di voler essere “al 100% in forma” all’apertura della stagione in Qatar, per Crutchlow si tratta di una frase rituale: “In questo sport non sei mai al 100%… Valentino [Rossi] si è fratturato una gamba [nel 2017] e scommetto che lo sta ancora influenzando in qualche modo“. Anche l’età recita la sua parte sul fisico di un pilota: “Da quando ho compiuto 30 anni è diventato un po ‘più difficile“, ha ammesso il 33enne britannico. “Mi ci vuole più tempo per riprendermi dalle cadute“. Una situazione che diventa ancora più attuale per il Dottore, il pilota più anziano nella classe MotoGP, che il 16 febbraio festeggerà il suo 40esimo compleanno. Altrettanto complesso il caso di Crutchlow, che prosegue la riabilitazione dopo il doppio intervento alla caviglia in seguito all’incidente rimediato a Phillip Island.

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