8 Giugno 2019

MotoGP, Cal Crutchlow: “Non posso guidare come Marquez”

Cal Crutchlow lamenta problemi all'anteriore della Honda dopo l'innesto del motore 2019: "Non riesco a frenare come voglio, moto estenuante fisicamente"

Cal Crutchlow

Dopo l’esordio con podio a Losail Cal Crutchlow ha faticato a restare con il gruppo di testa. La Honda 2019 ha alcune aree di difficile gestione rispetto all’anno scorso, ma non può ammettere che la precedente RC213V, per intenderci quella di Nakagami, sia più efficiente. “Fai la domanda solo perché hai bisogno di un titolo. Questo è il tuo lavoro, sei un giornalista, non è contro di te. Ma se dico di sì, questo è il titolo… La sua moto è migliore in alcune aree, la mia in altre”.

HONDA MOTO PRO-MARQUEZ

Al Mugello il pilota britannico ha chiuso a 13,9″ dal vincitore, confessa di non vivere uno dei momenti migliori, ma a più riprese ha lamentato un motore difficile da gestire. Solo Marc Marquez può riuscire a domare la nuova specifica con il suo stile di guida, ma nessuno può imitarlo. Quindi le richieste di Jorge Lorenzo, volato in Giappone per progettare una moto più facile, sembrano in parte accolte anche dagli altri piloti HRC. Una RC213V più universale e di facile accesso anche al primo arrivato, un po’ come accade con la Yamaha, sarebbe manna dal cielo per la casa giapponese. Anche in un’eventuale era post-Marquez.

Se da un lato il consumo anomalo della gomma posteriore è un buon alibi per giustificare la timida prestazione al Mugello, dall’altro persistono problemi di fondo lamentati sin dai test invernali. Il comportamento dell’avantreno è più aggressivo rispetto al 2018 e solo il Cabroncito sembra in grado di metabolizzare il nuovo codice genetico della Honda. “Non riesco a frenare come voglio, il cambio di direzione è difficile, la moto è molto estenuante fisicamente“, ha spiegato Cal Crutchlow dopo l’8° posto. Studiare i dati di Marquez è una soluzione troppo semplicistica. “Non posso copiare Marc. Ha il suo stile e guida la moto meglio di me. Se corressimo tutti allo stesso modo, taglieremmo tutti il traguardo a una distanza di 0.000 secondi“.

NOTTI BIANCHE A LE MANS

Nel week-end del Mugello in Commissione Sicurezza si è parlato anche di intrattenimento notturno nei pressi degli autodromi.  Non dei piloti, ma dei tifosi Cal Crutchlow è stato molto duro nei confronti dell’organizzazione del GP di Francia, dove hanno organizzato un concerto a breve distanza dai motorhome. “Le Mans è uno scherzo assoluto. Non disturbano i tifosi nel campeggio, sono gli organizzatori con il loro palco principale a un centinaio di metri dai nostri camper. Hanno iniziato la festa alle dodici meno un quarto e hanno finito alle quattro del mattino, tutte le sere“, ha spiegato il pilota LCR Honda. “C’erano piloti che prendevano pastiglie per dormire e non va bene. Dieci anni fa avrei preso il bastone e sarei andato là fuori“.

 

Lascia un commento