MotoGP, Cal Crutchlow: “Marc Marquez, chiamatelo il gatto”
Cal Crutchlow sottolinea come Marc Marquez sia un talento anche nelle cadute: "Lui cade sempre in piedi".
Tre vittorie e cinque podi nelle ultime tre stagioni per Cal Crutchlow, un buon feeling con la RC213V e il team LCR Honda di Lucio Cecchinello. Nonostante qualche malumore per i ritardi nell’adozione del forcellone in carbonio, il britannico è pienamente soddisfatto di essere in orbita Honda e adesso toccherà a lui farsi spazio costantemente nel gruppo di testa. La stagione 2018 ha regalato belle emozioni nonostante il titolo iridato sia stato assegnato con qualche Gran premio d’anticipo: “C’erano solo un paio di gare in cui sapevi che Marc era probabilmente migliore di chiunque altro e poteva vincere, come in Texas“, ha detto in un’intervista a Superbikeplanet.com. “Ma in altre gare ci sono state delle battaglie, Jorge ha vinto due gare, io una, Rins era lì tutto l’anno e Dovi ha lottato nel miglior modo possibile“.
L’anno scorso Crutchlow ha vinto una gara (in Argentina) ed è salito due volte sul podio (San Marino e Giappone), ma in almeno altre tre o quattro occasioni ha sfiorato la top-3. Merito di HRC che rispetto alla stagione precedente ha fornito un V4 più potente: “Continuiamo a spingere tanto, ma penso che in una situazione di gara, il nostro motore ci abbia aiutato molto… Quindi la moto 2019 è un nuovo un passo avanti“. Sul bagnato Cal ha dimostrato di avere un passo in più, ma nel 2018 questo non si è verificato. Per molti è dovuto all’ormai sin troppo chiacchierato problema all’anteriore della Honda, ma il britannico fa chiarezza: “Il punto di forza della Honda è l’entrata in curva, ma noi mordiamo più di quanto possiamo masticare ed è per questo che ci siamo schiantati davanti. Perché questo è il nostro vantaggio. Non è un’area debole della moto. È l’area forte e continuiamo a sfruttarla e spingere il più possibile“.
Fra poco più di una settimana si ritornerà in pista per il primo test invernale 2019 e Cal Crutchlow non sarà in perfetta forma dopo l’infortunio rimediato a Phillip Island. Lui è un pilota che commette pochissimi errori e uno di questi l’ha pagato a caro prezzo. Ironia della sorte… Marquez è uno dei piloti che registra il maggior numero di cadute della MotoGP eppure è diventato campione del mondo: “In realtà fatto male più spesso di quanto non sembrasse. E’ che lui vuole mostrare i suoi punti a nessuno. Come ha detto il dottor Mir, non ha idea di come abbia fatto a guidare con la spalla così. Aveva un brutto infortunio alla spalla… credo che i piloti non siano mai al 100%. Ma come abbiamo sempre detto, lo chiamiamo “il gatto” per una ragione. Cade, e atterra sempre in piedi. È un talento speciale sia quando si tratta di spingere al limite, sia nel rialzarsi dopo un incidente“.
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