14 Ottobre 2020

MotoGP, Cal Crutchlow borderline: “Non vado più in Safety Commission”

Cal Crutchlow sottotono nella stagione MotoGP 2020. Il britannico del team LCR Honda risponde alle critiche e spiega perché non va più in Safety Commission.

MotoGP, Cal Crutchlow

Cal Crutchlow è forse il personaggio più borderline all’interno del paddock MotoGP. Giusto per citare un episodio recente, qualche settimana fa ha pubblicato il video di un intervento al braccio in cui si vedeva il suo muscolo nudo e crudo. Non ha mai esitato a rivolgere critiche alla Honda per le difficoltà insite della RC213V e anche per questo è stato appiedato per fare posto ad Alex Marquez nel 2021. Per il britannico del team LCR il 2020 è uno dei suoi anni peggiori in carriera, costellato di infortuni, cadute e risultati deludenti: una sola top-10 in nove GP!

La risposta alle critiche

Mal si adatta alla nuova generazione di Michelin e al prototipo 2020, forse un po’ sottotono per aver saputo con grande anticipo del suo licenziamento in tronco. Senza neppure avere una possibilità di meritarsi la sella per la prossima stagione MotoGP. Per questi motivi i detrattori di Cal Crutchlow si fanno avanti con critiche gratuite nei suoi confronti. “Non me ne frega niente degli scettici. Lo facevo 12 anni fa. Sì, provo sempre una motivazione per dimostrare che alcune persone si sbagliano. Non c’è problema con la velocità, o con la motivazione, o con la voglia di rimanere veloce. In alcuni momenti, il mio braccio e il mio corpo mi hanno impedito, ma credo anche che col tempo si riprenderanno“.

Assente in Commissione Sicurezza

Poche le speranze di restare in MotoGP nel 2021. Se Andrea Iannone verrà estromesso da Aprilia dalla sentenza del Tas di Losanna, a Noale vogliono puntare su Andrea Dovizioso. Per Cal Crutchlow potrebbero aprirsi delle possibilità come collaudatore o in Superbike. Da tempo il britannico sente di essere con un piede fuori dal paddock, tanto da aver smesso di partecipare alle riunioni della Safety Commission. “Non vado più – riporta lo spagnolo ‘AS’ – per la quantità di merda che dicono certi piloti“.

Foto: Getty Images

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