27 Febbraio 2020

MotoGP, Bradley Smith: “Non sappiamo cosa accadrà a Iannone”

In Aprilia attendono il verdetto su Andrea Iannone prima di pianificare la stagione MotoGP. Bradley Smith mantiene il ruolo di collaudatore.

MotoGP, Bradley Smith

Bradley Smith ha chiuso i test MotoGP in Qatar all’ultimo posto nella classifica dei tempi, con due secondi di gap dal miglior crono di Viñales. Il pilota britannico ha proseguito con la veste di collaudatore, visto che la nuova RS-GP richiedeva molte prove. “Eravamo molto impegnati. C’erano molte cose da testare, ogni volta era una moto abbastanza nuova. Abbiamo migliorato un po’ il ritmo, è stato positivo“. Gli ingegneri necessitano ancora di molti input per migliorare il prototipo e questo lavoro potrebbe richiedere ancora mesi di sacrifico. Per questo motivo la casa di Noale ha puntato su Lorenzo Savadori.

Per Bradley Smith sarà difficile sostituire a pieno Andrea Iannone nell’eventualità di una squalifica. La FIM dovrebbe pronunciarsi entro il 4 marzo, molto probabilmente sarà il britannico a correre a Losail. “Non sappiamo cosa accadrà ad Andrea. Aprilia deve prevedere tutte le possibilità – ha detto a Speedweek.com -. Ho ancora il mio lavoro di collaudatore, che resta la mansione principale. Aspettiamo e vediamo cosa succede nei prossimi due mesi. Allora tutto sarà chiaro“.

In Aprilia prevedono la necessità di un ricorso al Tas e questo potrebbe spingere Smith a disputare i primi GP. “Da un punto di vista fisico, sono pronto a fare un’intera stagione. Al momento mi trovo in standby. Essere sempre in attesa o ottenere il semaforo verde è un po’ diverso. Avrei potuto avere un approccio diverso a Sepang e in Qatar. Ma devo continuare a svolgere il mio ruolo di collaudatore fino a quando non diventerò un pilota ufficiale. Questo è quello che devo fare“. Probabile che Bradley Smith corra la prima gara in Qatar, ma per avere un quadro chiaro della stagione MotoGP il caso Andrea Iannone dovrà trovare soluzione definitiva. “Devo accettare dove sono e sfruttare al meglio ciò che abbiamo“.

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