20 Aprile 2020

MotoGP, Brad Binder: “Serve uno stile di guida più aggressivo”

Brad Binder approfitta dello stop forzato per passare più tempo a casa in Sudafrica. E sulla nuova moto: "È pazzesca, il feeling è migliorato costantemente."

binder motogp ktm

Vice-iridato Moto2 in carica, Brad Binder è uno dei rookie MotoGP da tenere d’occhio in questa stagione. Certo, quando si partirà: come tutti, anche il pilota sudafricano rimane a casa, in attesa che la situazione migliori e ci sia un’idea più chiara di come muoversi. Nel frattempo approfitta di una vita “più normale”, tra la famiglia ed i suoi pappagalli, con un obiettivo personale: “Bisogna sfruttare questo momento per diventare persone migliori.”

Anche in questa situazione Binder non perde il suo perenne sorriso, guardando gli aspetti positivi di questo stop forzato. “Sto trascorrendo tanto tempo a casa mia, in Sudafrica” ha sottolineato. “Da quando ho 16 anni vivo per la maggior parte dell’anno in Europa. Ora posso passare più tempo con la mia famiglia, ho una vita ‘normale’. Per quanto riguarda gli allenamenti, sono fortunato: ho una piccola palestra e posso tenermi in forma.”

Si passa poi a temi più ‘mondiali’, come ad esempio i test svolti con la sua MotoGP. “La preseason nel complesso è stata positiva. Ogni giorno trovavamo qualcosa che mi permetteva di migliorare il feeling in sella.” Cosa l’ha colpito di più? “Il modo in cui bisogna frenare: non puoi fermare la moto a ridosso della curva, devi prepararti ben prima. Serve uno stile di guida più aggressivo, ma quando impari le giuste traiettorie tutto diventa più facile.”

“La differenza tra la versione 2019 provata a Valencia ed il nuovo prototipo è incredibile. Il feeling in generale è migliorato molto.” In sintesi, “La moto è pazzesca da guidare!” Ma ci vorrà tempo prima di provarla ancora. “In questo momento serve pazienza, dobbiamo capire cosa succederà. Ma quando ripartiremo [stando al calendario finora confermato, ndr] avremo tante gare consecutive!”

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