15 Giugno 2022

MotoGP, boss Dorna contro chi attacca i commissari: “Gli infilerei un sigaro nel naso”

Carmelo Ezpeleta difende i Commissari di Gara contro le critiche ricevute dopo la gara MotoGP in Catalunya da piloti e manager.

MotoGP, Carmelo Ezpeleta

Dopo la “sparata” della Repsol che ha criticato alcune scelte della Dorna nel campionato MotoGP, Carmelo Ezpeleta difende il suo giocattolo a 360 gradi. Dai diritti televisivi alle critiche al Panel FIM pioveute dopo l’incidente del Montmelò causato da Takaaki Nakagami. Il CEO della Dorna è un vulcano senza freni contro coloro che criticano scelte dei commissari: “Gli infilerei un sigaro nel naso“.

MotoGP e diritti TV

Molti tifosi lamentano di dover pagare le tv in abbonamento per poter vedere le gare della MotoGP. Sono lontani i ricordi dei Gran Premi in chiaro sulle televisioni pubbliche nazionali. Con l’ingresso di Sky e Dazn molto è cambiato per i tifosi a casa. “Pagassero i soldi che spendo per allestire questo sport e vedrete che ritorna tutto aperto“, ha detto Ezpeleta a Motociclismo.es. “Per gli equilibri economici del campionato, nelle tre categorie ma soprattutto in MotoGP, serve la pay tv. E questo è tutto. Finché i canali pay tv, che sono le imprese, continuano a cercare di avere accordi con noi, la questione è interessante per loro, altrimenti non lo farebbero“.

Le entrate dei diritti televisivi sono vitali per Dorna e il Mondiale, somme molto ingenti che – in questa epoca televisiva – solo le pay tv possono permettersi. Fra l’altro Dorna viene da due anni durissimi, segnati dalla pandemia Covid, ha messo a dura prova l’organizzatore spagnolo, che ha investito fior di milioni per tenere in piedi le squadre. Quanto sia costato rinunciare al pubblico negli autodromi, e quindi a gran parte dei diritti che i circuiti pagano a Dorna, Ezpeleta non lo dichiara. Ma sicuramente è stato un bagno di sangue per le casse del promoter.

Le critiche ai Commissari di Gara

Nell’ultima gara in Catalunya l’incidente scatenato dalla manovra di Taka Nakagami alla partenza ha scatenato un vespaio di polemiche. Piloti, addetti ai lavoro e tifosi chiedono sanzioni più severe per i piloti che mettono a repentaglio l’incolumità propria e altrui. Alcuni come Alex Rins si sono scagliati direttamente contro Freddie Spencer e il FIM Panel invocando un cambio della guardia. Carmelo Ezpeleta parte da lontano facendo una premessa: “Io non sono un commissario e nessuno della Dorna è un commissario. Per me, se un ragazzo dicesse quello che dice Rins… gli infilerei un sigaro nel naso. Gli arbitri sono arbitri“.

In ogni week-end di gara i piloti della MotoGP si riuniscono in Safety Commission, dove possono esprimere le loro opinioni senza che nulla trapeli in pubblico. In altra parole, ciò che vorrebbe dire Ezpeleta è che i panni sporchi si lavano in famiglia… D’altro canto si rischia uno sport asettico, dove tutto deve essere censurato al pubblico… “Ho un rapporto squisito con i piloti e ci vediamo ogni venerdì in quella commissione e parliamo di sicurezza e altre cose. L’altro giorno è stata sollevata una questione e non erano tutti d’accordo. Ma il rispetto per gli steward non si discute“.

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Foto: Motogp.com

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