14 Luglio 2020

MotoGP blindata: a Jerez primo esame anti Coronavirus

La MotoGP sbarca a Jerez per il primo Gran Premio stagionale. Rigide misure anti Coronavirus, accessi scaglionati e tamponi a sorpresa.

MotoGP Jerez 2020

40° all’ombra sul circuito di Jerez per la prima gara stagionale di MotoGP. Domani tutti in pista per una giornata di test, dopo lunghi mesi di stop per la pandemia. Sarà un campionato all’insegna dei rigidi protocolli anti-Coronavirus, un’autentica sfida di resistenza fisica e psicologica. Il rispetto delle normative Dorna è iniziato già la scorsa settimana, con l’effettuazione di un tampone e un week-end di distanziamento. Piloti e addetti ai lavori hanno scaricato un’applicazione sul cellulare dove hanno inserito tutti i dati, incluso l’esito del test.

Al momento di accedere nell’autodromo di Jerez, con orari scaglionati a seconda della classe, occorre mostrare il pass, un codice QR dell’app (che deve diventare verde), viene misurata la temperatura. Nel paddock sarà obbligatorio indossare mascherine FFP2, anche all’aperto e nonostante il distanziamento di due metri. A certe temperature sarà difficile operare in tranquillità, ma sempre meglio che restare a casa… Nel paddock c’è un’atmosfera un po’ surreale: niente ospiti della squadra, niente giornalisti, niente addetti al marketing, niente hospitality, solo piccole nicchie di catering. Più che la vigilia di un Gran Premio sembra un mansueto test invernale di MotoGP.

Accesso al paddock e mercoledì di test

Le squadre possono spostarsi solo tra il paddock e l’hotel, non possono frequentare ristoranti, bar o la spiaggia. Nel week-end di gara verranno disposti tamponi a sorpresa, specie per chi verrà sorpreso a non rispettare le regole. In caso di doppio evento non si dovrebbe tornare a casa per non correre il rischio di prendere infezioni. 1600 le persone che avranno accesso al paddock: 860 fra team e società di servizio, 250 tra personale Dorna e fornitori, 40 giornalisti della TV, 450 tra commissari e addetti alla gestione della pista. I caso positivi verrebbero immediatamente isolati con conseguenti tamponi a tappeto a tutte le persone con cui è entrato in contatto. Un singolo caso non dovrebbe compromettere il proseguimento della stagione, più casi in una squadra rischiano di estromettere il team dal Motomondiale.

La maggior parte delle squadre è arrivata a Jerez lunedì. Domani sarà una giornata di test collettivi: oltre alle tre classi MotoGP, Moto2 e Moto3, anche i piloti della MotoE saranno in pista. La Red Bull Rookies Cup è prevista per i due eventi GP di Spielberg / Austria ad agosto. I piloti delle classi inferiori gireranno in due sessioni da 40 minuti ciascuna, una al mattino l’altra al pomeriggio. I piloti della Top Class hanno a disposizione due sessioni da 90 minuti (programma e orari QUI). Carmelo Ezpeleta è stato chiaro: sulle regole non si transige: “Nessuna persona deve infettarsi attraverso il nostro sport“.

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