MotoGP, Binder promuove il telaio in carbonio: Ducati più vicina?
Binder da record a Motegi, subito forte il pilota KTM con il nuovo telaio già utilizzato da Pedrosa. C'è fiducia per il weekend.

Un Brad Binder in grande spolvero oggi in Giappone. Suo il miglior tempo assoluto nelle prove MotoGP, con annesso nuovo record della pista. La KTM si è presentata a Motegi con un nuovo telaio in carbonio, già provato da Dani Pedrosa a Misano, e sembra che le prime risposte siano positive.
MotoGP Giappone, Binder soddisfatto del suo venerdì
Binder non può che essere contento di come sono andate le cose oggi: “È stata una giornata positiva – riporta Speedweek – e tutto ha funzionato bene. Abbiamo provato molto nella prima sessione, facendo diverse uscite perché dovevamo sistemare delle cose soprattutto con il freno motore. I ragazzi hanno svolto un ottimo lavoro, è bello aver concluso bene la prima giornata aver ottenuto l’accesso al Q2“.
Il pilota sudafricano si sente in una buona posizione per affrontare il resto del weekend a Motegi, anche se ovviamente lavorerà assieme al team per migliorare ulteriormente: “Il mio ritmo era abbastanza buono. Sicuramente domani voglio fare più giri per capire meglio la moto, abbiamo ancora del lavoro da fare. Ma sono felice in generale“.
KTM, il telaio in carbonio piace a Brad
Come accennato all’inizio, la grande novità a Motegi è l’utilizzo del telaio in carbonio nel team ufficiale KTM. Binder è contento di come si è comportata la sua RC16: “Il nuovo telaio mi dà un po’ più di grip al posteriore. Questo è qualcosa che volevo da inizio anno ed è fantastico che ora sia tutto risolto, ci aiuta con i tempi sul giro. Il nuovo telaio è davvero buono“.
La casa di Mattighofen potrebbe essere riuscita a ridurre il gap dalla Ducati, anche se bisogna aspettare per dei giudizi definitivi. Certamente quanto fatto da Pedrosa e dal test team sembra stia producendo effetti positivi sulla RC16: “Dani a Misano ci ha lasciato senza fiato. Il test team ha fatto un ottimo lavoro, la collaborazione funziona in modo fantastico. Ma siamo al primo giorno, vado cauto con le previsioni. Aspettiamo e vediamo, anche se sento che ora posso guidare la moto come voglio e ciò dipende dal miglioramento del grip alla ruota posteriore“.
Foto: Valter Magatti
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