26 Febbraio 2022

MotoGP, Bezzecchi: “Ducati meno aggiornata? Non è uno svantaggio”

Marco Bezzecchi prossimo al primo round da pilota MotoGP. Nel frattempo osserva e chiede consigli verso il grande salto con la sua Ducati.

Marco Bezzecchi, MotoGP

Pochi giorni e ci sarà ufficialmente il suo esordio in MotoGP. Marco Bezzecchi è carico per questa nuova sfida, affiancato da Matteo Flamigni [la prima e seconda parte della nostra intervista] e dal team VR46 all’esordio in top class. In sella poi ad una Ducati Desmosedici GP21 ancora tutta da scoprire, ma con maggiore fiducia dopo un primo impatto positivo durante i test ufficiali a Sepang e Mandalika. Oltre ad aver osservato i colleghi in rosso e non solo, puntando ad imparare il più possibile fin da subito.

“Chiedo sempre consigli a tutti”

“Certamente con Matteo [Flamigni] e la sua esperienza è più facile cominciare ad affrontare una nuova sfida in MotoGP. Di sicuro sarà difficile, ma ho grande supporto dalla squadra.” Bezzecchi comincia così il suo commento verso l’avventura in top class nel corso del meeting online successivo alla presentazione del team. Sarà al via con una D16 2021, quindi una delle meno aggiornate. “Ma non credo sia uno svantaggio” ha sottolineato il pilota. “Non ho ancora abbastanza esperienza per guidare la moto factory né mi sento pronto, quindi per me è meglio imparare con la moto dell’anno scorso.”

“Poi quando avrò più esperienza certo mi piacerebbe, ma al momento va bene così: posso guardare i dati, parlare coi ragazzi Ducati, ho un ottimo pacchetto.” Come accennato in precedenza, cercando di imparare da subito il più possibile. “Chiedo sempre consigli a tutti: a Pecco, a Luca, ma soprattutto allo staff Ducati. Ho un bel rapporto con tutti, quindi è facile scambiarsi informazioni.” Chi guarda di più tra i compagno di marca? “Pecco, Bastianini e Martín hanno un ottimo stile di guida, ma anche Luca guida molto bene. Penso di essere simile a Luca, lo eravamo anche in Moto2.” 

“Bisogna essere molto precisi”

Il GP del Qatar si avvicina. “Penso partiremo con un setting base, non so cosa voglia fare Matteo. Ma iniziare con il setting di qualcun altro sarebbe complicato, non credo funzionerebbe per me, quindi probabilmente partiremo da quanto fatto nei test invernali.” Com’è il feeling con la moto? “L’ho capita un po’, ma ci sono ancora tantissime cose da imparare. Bisogna essere davvero precisi, dall’elettronica al time attack. La Ducati poi ha un grandissimo avantreno in staccata, mi piace molto.” Sottolineando anche che “C’è tanta differenza tra un marchio e l’altro.”

“Nei test non sono riuscito a stare dietro a tanti, però ho visto Mir, ho visto Franco ed è stato figo.” Rimarcando che “Il livello di competitività è molto alto e sono tutti agguerriti, è bellissimo.” Tanta differenza tra MotoGP e Moto2? “È un grande salto, visto che la moto va sei volte più veloce.” Ma il primo contatto è andato bene. “Il pieno di benzina sai com’è, le gomme sono delle stesse dimensioni, cambia il marchio. Più che altro devi adattare il tuo stile di guida, adattare l’elettronica, ma la maggior parte delle cose l’hai già imparata passando da Moto3 a Moto2. Mi sono trovato quindi un po’ meno in difficoltà.”

Foto: VR46 Racing Team

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